Pubblico delle grandi occasioni Mercoledì 30 Ottobre in villa Truffini a Tradate, anche se inizialmente sembrava che l'argomento non avesse coinvolto i cittadini. Al punto da spingere il dott. FERDINANDO LUCIONI, indimenticato sindaco dell'era democristiana e moderatore della serata, a dire che forse la concorrenza del calcio infrasettimanale o il maltempo avevano spinto più di qualcuno a disertare l'appuntamento. Invece, proprio mentre egli ricordava la consistente partecipazione di gente durante l'incontro del mese di Marzo e sottolineava l'assenza del dott GOZZINI direttore generale dell'azienda ospedaliera ( azienda: ricordate questo termine)di Busto-Saronno-Tradate, la gente è arrivata numerosa. A dimostrazione che l'attenzione dei cittadini quando si tratta dell'ospedale è sempre alta. Compreso i non residenti, confermando un coinvolgimento territoriale ben più vasto di quello tradatese.
Presenti relatori importanti
e rappresentativi, col compito di argomentare nei rispettivi settori di
competenza. In ordine alfabetico erano presenti il dott. FREDDY GALLI
responsabile del reparto Day-surgery, la dott.ssa BRUNELLA MAZZEI direttrice
dell’ospedale, il dott. ILDO SCANDROGLIO primario della chirurgia. Tra i
relatori c’era anche il dott. GIUSEPPE RIVA nella sua qualità di Medico di
Medicina Generale, una presenza significativa alla luce di quanto verrà segnalato
in ciascuno degli interventi dei relatori, tutti a sottolineare l’importanza di
una stretta collaborazione.
Dopo i saluti, il sindaco ha ricordato che l’amministrazione segue sempre da vicino, con molta attenzione ed interesse ogni attività ed iniziativa che coinvolge l’ospedale. Compito della politica locale è tentare di essere interlocutore soprattutto quando si tratta di uno dei beni principali di ciascuno: quello della salute. Proprio per questo motivo anche Cavalotti ha stigmatizzato l’assenza del dott. GOZZINI, in quanto, nella sua nella sua funzione di direttore generale, avrebbe potuto fornire notizie circa il futuro dell'ospedale.
E' toccato alla dottoressa MAZZEI scusare l'assenza del dott. GOZZINI,
indicando in una possibile ritardata comunicazione della data dell’incontro la
causa dell’assenza. In quanto al contenuto dell’intervento, prima di rispondere
ad alcune delle voci che insistentemente sono circolate in paese, ha raccolto e
condiviso l’auspicio espresso dal sindaco in cui chiedeva attenzione alle
esigenze degli utenti e del territorio.
Proprio per soddisfare quelle aspettative occorre coinvolgere i medici
di base, la cui conoscenza “storica” del paziente è un elemento indispensabile
per ottimizzare ogni tipo di intervento. E’ passata poi ad elencare le novità
nei diversi settori, ricordando rinforzi nei reparti di endoscopia e
ostetricia-ginecologia, la riapertura del servizio di otorino e un nuovo medico
internista. Inoltre, nel mese di Novembre riprenderanno i servizi dell’urologia
e, senza specificare una data precisa, a breve entrerà in funzione il reparto
di emodialisi essendo arrivate tutte le attrezzature necessarie.
Beh, devo dire che
ascoltando l’intervento della dottoressa Mazzei mi sono chiesto come mai si
lamentano tutti dell’ospedale, non solo di quello tradatese per il vero.
Mistero.
Dopo aver snocciolato i
motivi per cui dobbiamo essere felici, ha dedicato spazio alla storia
dell’ospedale. Ricordando che nel 1914 le forze sanitarie erano costituite da 1
medico, 2 infermieri e 3 suore, ha sorpreso la platea affermando che venivano
curati solo tradatesi. Il dato è stato lo spunto per dire che oggi i ricoveri
dei tradatesi sono una minoranza rispetto al totale, girando al pubblico la
domanda: ”dove andranno a curarsi i
tradatesi?” Nel merito, posso dire di conoscere tradatesi che hanno scelto di
curarsi negli ospedali vicini pensando siano migliori. Viceversa, abitanti di
paesi dove ci sono altri ospedali che vengono a Tradate pensando sia meglio. Dopo
aver accennato alla notevole riduzione dei tempi di ricovero (per l’ernia una
volta erano 10 giorni di ricovero, oggi in giornata si torna a casa), ha
individuato nelle nuove tecnologie il fattore che lo ha consentito. Epilogo
dedicato agli utenti: centralità della persona, gentilezza ed accoglienza
elementi fondamentali insieme a professionalità ed organizzazione.
L’intervento del dott.
Scandroglio è stato certamente il più appassionato. Coinvolgente e preparato ha
raccontato l’evoluzione della chirurgia. Come attraverso la tecnologia è stato
possibile ridurre notevolmente i tempi di ricovero e soprattutto diminuire
notevolmente l’invasività degli interventi. Un eloquio brillante e spiritoso
(forse un po troppo veloce, chissà se l’utente anziano è riuscito a capire e
quello giovane a cogliere l’importanza delle sue parole), anche per ricordare
come la tecnologia LAPAROSCOPICA in America rappresenta solo il 10% degli
interventi, mentre in Lombardia sono il 50%. Epilogo dell’intervento dedicato
agli utenti: centralità della persona, gentilezza ed accoglienza,
professionalità ed organizzazione anche per contenere i costi ed evitare gli
sprechi. Collaborazione coi medici di base indispensabile.
L’intervento del dott.
Freddi Galli, responsabile del prericovero, dedicato alla preparazione
all’intervento. Ogni fase organizzata nei dettagli per ridurre all’indispensabile i tempi ospedalieri. Una volta si
trascorrevano giornate nei corridoi, in attesa degli esami, così aumentavano i rischi
di infezioni o altro. Epilogo dell’intervento dedicato all’utente: centralità
della persona, gentilezza ed accoglienza, professionalità ed organizzazione.
Fondamentale la collaborazione coi medici di base.
Gli aspetti positivi
consentiti dalla tecnologia sono indubitabili, come la professionalità dei
medici. Aspettiamo di sentire qualcosa circa chi si lamenta di come la
trasformazione degli ospedali in aziende, abbia comportato attenzione ai
rimborsi a scapito del paziente e della professionalità del medico. La
scopiazzatura del sistema degli Stati Uniti deciso dall’Italia con DM
14/12/1994 premia chi raggiunge obiettivi di budget anziché di risultato.
Recentemente ROBERT KAPLAN (http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18001&fr=n) professore emerito alla Harvard Business
School ha sostenuto che il rimborso basato su DRG può essere superato da nuovi
modelli che premiano il risultato ottenuto. Il professore è il fondatore della
moderna contabilità analitica e sostiene che l’attuale modello di rimborso per
prestazione sanitaria è tra le principali cause dei crescenti costi sanitari
perché premia il volume dei trattamenti e non i risultati medici prodotti.
Sostituire un modello statunitense con un modello statunitense potrebbe
sembrare inutile, tuttavia l’idea di premiare i risultati medici appare più
umano.
michiamoaldo