giovedì 12 dicembre 2013

I BAMBINI DEVONO IMPARARE A MASTURBARSI BENE: PAROLA DI ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA'.

ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’: I BAMBINI (ALL’ASILO) DEVONO IMPARARE I PIACERI DELLA MASTURBAZIONE.

Dopo i alcuni giorni di insistenti passaggi televisivi in cui gli approfondimenti (?)sono serviti a tenere in collate al video le Famiglie (giusto il tempo per dire:”guarda cosa succede nelle altre Famiglie”), l’attenzione è stata condotta abilmente altrove permettendo così di rimuovere il problema: si sa, se non lo dice la televisione il problema non esiste.
Dunque, dopo le due ragazzine romane sono emerse situazioni analoghe in altre città italiane (con buona pace di chi sostiene che certe cose avvengono solo nell’arretrato sud) ed  eravamo pressappoco in questa situazione

IL CASO DI MILANO - Sono otto finora le ragazzine che, secondo l’equipe del professor Luca Bernardo, direttore del reparto di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, si prostituiscono a scuola, a Milano, segnala il Corsera, ma il fenomeno probabilmente è molto più esteso. I coetanei le chiamano “ragazze doccia” perché fanno sesso quotidianamente: sono adolescenti, quasi sempre già benestanti, che si prostituiscono a scuola, non per soldi ma per beni materiali. Gli istituti frequentati sono prevalentemente privati. Nelle prime ore, domanda e offerta vengono contrattate sui telefonini, poi si passa in bagno dove le ragazze accettano anche piu’ di un cliente a testa, a seconda di quanto possono offrire i loro coetanei.

Conoscete le reazioni, lo scandalo dei perbenisti vedendo le immagini ed ascoltando le intercettazioni delle bambine. Sarebbe stato interessante inserire nel dibattito la decisioni dei giudici di cassazione di Catanzaro che:
La decisione della Suprema Corte farà sicuramente discutere. I due erano stati sorpresi in flagranza in una villetta del catanzarese e l'uomo era stato condannato in processo a cinque anni per violenza sessuale su una minore. Ora la decisione di rivedere tutto riconoscendo l'attenuante della relazione sentimentale.

Si potrebbe argomentare che la situazione è diversa, si sa quando c’è l’amore tutto è diverso. Però, qualcuno potrebbe sostenere che se consenti l’amore a quella età perché non le escort a quella età?
A chi s’incazza su questioni del genere, comunico l’iniziativa della OMS. La sigla sta Organizzazione Mondiale della Sanità, organo d’indirizzo sovranazionale ispiratrice in numerosi settori degli stati. Ispirazione che poi si traduce in programmi ministeriali in settori come sanità ed educazione scolastica. In questo caso per esempio è intervenuta coinvolgendo i bambini in tenerissima età, spiegando come già da piccoli debbano apprendere tecniche di sublimazione di pratiche una volta riservate ai peccatori.
Infatti:

Già all’asilo i bambini devono conoscere il piacere della masturbazione e scoprire il corpo dell’altro sesso. A 9 anni devono sapere come usare il preservativo e a 15 essere ben consapevoli del diritto di abortire. A stabilirlo il documento sugli Standard per l’educazione sessuale elaborato dall’Oms Europa e dal Centro per l’educazione alla salute di Colonia.
Dove vorrebbero portarci, l’ha domandato nell’aula parlamentare la ministra in persona

09 DIC - Un'interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin per sapere “quali urgenti iniziative intenda porre in essere" il ministro "per dare una valutazione adeguata" sul documento dell'Oms Europea "in diffusione presso i Ministeri dell'Istruzione e della Salute d'Europa" e contenente gli standard per l'educazione sessuale. E per sapere "se non ritenga opportuno assumere iniziative per rivederne principi e contenuti, che non sono affatto universalmente riconosciuti”.
L’interrogazione è recente la risposta chissà quando (se) arriverà. Faccio notare che lo scandalo urlato da molti in questi giorni, potrebbe essere sorpassato agevolmente o almeno attutito (per usare un eufemismo) dalle nuove abitudini insegnate direttamente nelle scuole.

michiamoaldo

STATI GENERALI DEL WELFARE LOCALE: il progetto del gruppo Famiglia & Lavoro.

Tradate
Fame e spreco, stessa sfida stesso obiettivo
Associazioni. Comune e negoziani uniti per combattere il disagio
9 Dicembre 2013 - Con l'intervento proposto da Famiglia & Lavoro, un gruppo composto da molteplici realtà, si chiude il ciclo di incontri dedicati agli Stati Generali del Welfare locale di Tradate, con un progetto che, data la natura delle aree d'interesse, coinvolge tutte le persone. Luigi Pala, presidente del gruppo di acquisto solidale di Tradate, è il coordinatore del gruppo oltre che ispiratore di un progetto articolato e ambizioso. Relatori della serata, anche l'assessore alla politiche sociali e vicesindaco Luigi Luce, ideatore degli Stati Generali del Welfare, il presidente del Rotary Tradate Giuseppe Battaini, il Presidente dell'Associazione Masolino da Panicale di Castiglione Olona Michele Piacenza, presente nella veste di scrittore, ed Enzo Scuderi, dell'ufficio di piano di Sesto Calende.
In apertura il vicesindaco ha sottolineato le aspettative di tutta l'Amministrazione in un progetto volto a sostenere le povertà, al punto da non avere la possibilità quotidiana di mangiare. Una situazione assurda pensando alle dimensioni raggiunte dagli sprechi alimentari. Non ha nascosto la soddisfazione descrivendo le parti salienti di una iniziativa particolarmente significativa, in un momento storico di estrema difficoltà.
Raccontando della situazione di Tradate, ha coinvolto la responsabile dei servizi sociali del comune, la dottoressa Mariella Luciani, presente in sala. Nel suo breve intervento dedicato ai numeri, ha ricordato l'esistenza di un gruppo significativo dei persone che restano escluse dalle iniziative istituzionali in quanto, per diverse motivazioni, come la vergogna a chiedere aiuto, non segnalano la propria situazione.
Spazio quindi a Luigi Pala per descrivere in dettaglio il progetto. Sottolineando l'essenziale contributo operativo di altre Associazioni attive da tempo, come l'associazione San Vincenzo, è possibile coinvolgere altri importanti operatori quali i supermercati e coordinare la raccolta di prodotti alimentari, anche freschi, da distribuire a persone segnalate dai servizi sociali e in condizioni di disagio. Ricordando quanto si spreca, ha elencato alcune leggi, anche recenti, appositamente studiate per favorire pratiche di riciclo e recupero di prodotti alimentari per evitarne la distruzione. Consegnandoli ad Associazioni preposte e strutturate è possibile raggiungere chi ne ha bisogno (mense per i poveri o direttamente alle famiglie). Un coordinamento che vorrebbe comprendere anche altri prodotti, come quelli derivanti dagli orti sociali.
A dimostrazione di quanto la via sia percorribile, Enzo Scuderi, dell'ufficio di piano del comune di Sesto Calende ha raccontato dei brillanti risultati ottenuti in questi anni. Un Last Minute Market promosso e sviluppato attraverso la collaborazione tra i Comuni del distretto, Associazioni di volontariato, la cooperativa Carpe Cibum e il sostegno scientifico del dipartimento di economia ed ingegneria agrarie dell'università di Bologna. Si tratta di punti vendita in qualità di donatori di prodotti e Associazione beneficiarie che si occupano di distribuire capillarmente i prodotti stessi. L'obiettivo è arrivare a recuperare l'eccedenza nell'ambito delle Famiglie.
Battaini, presidente del Rotary Club Tradate, ha rivelato che per questa primavera diverrà operativa la partecipazione all'iniziativa comunale relativa agli orti sociali, attraverso i quali si potrebbe rifornire il market di prodotti a kilometro zero, mentre Michele Piazenza, attraverso la prima opera letteraria dell'associazione Masolino da Panicale di cui è Presidente ha ricordato consuetudini culinarie della nonna per conservare quanto possibile degli alimenti, destinando pochissimo ai rifiuti (Il libro dal titolo La cusina e la memoria è disponibile informandosi sul sito dell'Associazione Masolino da Panicale o alla mail masolino.panicale@gmail.com).
Infine, dal pubblico un caloroso sostegno all'iniziativa, compresi suggerimenti per rendere più efficace il progetto. In particolare alcuni insegnanti hanno manifestato la disponibilità già raccolta da studenti delle varie classi di collaborare attivamente nella cura degli orti sociali.

mercoledì 4 dicembre 2013

LA TRASPARENZA PORTA ALL'AZIONE.


TEMPI MODERNI!
Siamo liberi di ascoltare le menzogne quotidiane che televisione, radio e stampa ci chiedono di memorizzare e raccontare. Di guardare di tutto pur di evitare pensieri liberi, di farci delle opinioni sui fatti.
Ma la verità, NO. Quella deve rimanere nascosta, non dobbiamo sapere come stanno le cose nella realtà. Il motivo è semplice, la conoscenza ci obbligherebbe a comportamenti diversi da quelli che si aspettano dalla gente e quei quattro straccioni ammalati di denaro e potere sarebbero costretti a giocare tra loro invece che massacrarci quotidianamente.
Una piccola premessa per informare che un GRANDE giornalista d'inchiesta GIANNI LANNES è costretto ad abbandonare il suo blog a causa di continui attentati  a sé stesso e i propri cari, continue pressioni fisiche e psichiche non gli permettono di raccontare (provando) le nefandezze che compiono alle nostre spalle, sulla nostra pelle e spesso con la compiacenza delle istituzioni che dovrebbero proteggerci.

Vi chiedo di leggerlo, di acquistare i suoi libri d'inchiesta (chi può) e di raccontare quanto leggete.

Grazie Sig Lannes, di tutto.

ANCORA VIOLENZA DI MANDANTI OSCURI CONTRO GIANNI LANNES. SU LA TESTA SI FERMA.




ANCORA VIOLENZA DI MANDANTI OSCURI CONTRO GIANNI LANNES. SU LA TESTA SI FERMA.





UNO STILLICIDIO INTIMIDATORIO: UNA SEVIZIA PSICOLOGICA ININTERROTTA, UNA TENSIONE CONTINUA MENTRE LE ISTITUZIONI LATITANO.

Stanotte ignoti hanno gravemente danneggiato mediante l’ennesimo atto vandalico la vecchia auto (una fiat tempra senza valore commerciale e non assicurata contro tali danni) della moglie di Gianni Lannes.
Il 28 gennaio di questo stesso anno, alla medesima auto ignoti avevano manomesso l’impianto frenante. Sono state sporte all’Autorità Giudiziaria numerose e circostanziate denunce (l'ultima stamani ai Carabinieri), ma gli inquirenti dopo gli attentati (il primo esplosivo il 2 luglio 2009, poi incendiario il 5 novembre 2009 e così via) fino a tutt’oggi, non hanno ancora individuato esecutori materiali e mandanti occulti.

In Parlamento giacciono all’attenzione del presidente del consiglio dei ministri e del ministro dell’interno molteplici atti parlamentari (interrogazioni e interpellanze) ma nessun governo dal 2009 ad oggi ha fornito ancora una risposta, compresa la revoca senza alcun motivo ma con una semplice telefonata della scorta della Polizia di Stato e della protezione dei Carabinieri alla famiglia dell’ex giornalista.

L’ex freelance inoltre, ha recentemente denunciato alla magistratura ecomafiosi ed amministratori pubblici impuniti, in ragioni di gravi reati sanitari e ambientali in atto contro la popolazione italiana.

L'8 novembre su richiesta esplicita e reiterata di un parlamentare del Movimento 5 Stelle, Gianni Lannes ha incontrato in forma riservata a Roma, una delegazione di parlamentari (deputati e senatori) che hanno chiesto lumi all'ex giornalista su tematiche roventi e hanno diligentemente preso appunti. Ora, dove sono questi onorevoli, ma soprattutto che faranno per far assicurare subito a questo uomo la sicurezza dallo Stato italiano? 

Gianni Lannes è in procinto di partire per la Sardegna per un giro di conferenze ed incontri pubblici sulla guerra ambientale in corso. Va da sé che a Lannes non è neanche più consentito scrivere sul proprio diario internautico. 

Ora in queste condizioni di palese insicurezza non sarà possibile proseguire nell’esperienza del blog SU LA TESTA!

Per la cronaca: fra qualche mese saranno pubblicati alcuni libri importanti e decisivi per l’accertamento di una verità di Stato, anzi di Stati, assolutamente indicibile, tra i quali: 

STRAGE DI USTICA: LASCIATI MORIRE; ITALIA: USA E GETTA; BAMBINI A PERDERE.

Mentre altri bivaccano comodamente dietro le quinte a filosofeggiare, c'è qualcuno in prima linea che sta difendendo tanti di noi, lasciato davvero solo. Un uomo che ha sempre aiutato il prossimo e gli altri disinteressatamente. Non basta la solidarietà a parole e chiacchiere morte e sepolte. Questi atti vili  e criminali segnano la nostra sconfitta come società civile.

Gianni Lannes non è un martire né un eroe, ma solo un uomo che non ha bisogno di queste attenzioni per fare informazione rigorosa, libera e indipendente, anche se non si considera più un giornalista. Non è più di tempo di comodi commenti, ma di azione concreta nella realtà.

I poeti lavorano di notte (Alda Merini)


I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,         
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.

I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.

Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.



lunedì 11 novembre 2013

GLI AMICI DELL'OSPEDALE A CONVEGNO







Pubblico delle grandi occasioni Mercoledì 30 Ottobre in villa Truffini a Tradate, anche se inizialmente sembrava che l'argomento non avesse coinvolto i cittadini. Al punto da spingere il dott. FERDINANDO LUCIONI, indimenticato sindaco dell'era democristiana e moderatore della serata, a dire che forse la concorrenza del calcio infrasettimanale o il maltempo avevano spinto più di qualcuno a disertare l'appuntamento. Invece, proprio mentre egli ricordava la consistente partecipazione di gente durante l'incontro del mese di Marzo e sottolineava l'assenza del dott GOZZINI direttore generale dell'azienda ospedaliera ( azienda: ricordate questo termine)di Busto-Saronno-Tradate, la gente è arrivata numerosa. A dimostrazione che l'attenzione dei cittadini quando si tratta dell'ospedale è sempre alta. Compreso i non residenti, confermando un coinvolgimento territoriale ben più vasto di quello tradatese.

Presenti relatori importanti e rappresentativi, col compito di argomentare nei rispettivi settori di competenza. In ordine alfabetico erano presenti il dott. FREDDY GALLI responsabile del reparto Day-surgery, la dott.ssa BRUNELLA MAZZEI direttrice dell’ospedale, il dott. ILDO SCANDROGLIO primario della chirurgia. Tra i relatori c’era anche il dott. GIUSEPPE RIVA nella sua qualità di Medico di Medicina Generale, una presenza significativa alla luce di quanto verrà segnalato in ciascuno degli interventi dei relatori, tutti a sottolineare l’importanza di una stretta collaborazione. 



Dopo i saluti, il sindaco ha ricordato che l’amministrazione segue sempre da vicino, con molta attenzione ed interesse ogni attività ed iniziativa che coinvolge l’ospedale. Compito della politica locale è tentare di essere interlocutore soprattutto quando si tratta di uno dei beni principali di ciascuno: quello della salute. Proprio per questo motivo anche Cavalotti ha stigmatizzato l’assenza del dott. GOZZINI, in quanto, nella sua nella sua funzione di direttore generale, avrebbe potuto fornire notizie circa il futuro dell'ospedale.




E' toccato alla dottoressa MAZZEI scusare l'assenza del dott. GOZZINI, indicando in una possibile ritardata comunicazione della data dell’incontro la causa dell’assenza. In quanto al contenuto dell’intervento, prima di rispondere ad alcune delle voci che insistentemente sono circolate in paese, ha raccolto e condiviso l’auspicio espresso dal sindaco in cui chiedeva attenzione alle esigenze degli utenti e del territorio.  Proprio per soddisfare quelle aspettative occorre coinvolgere i medici di base, la cui conoscenza “storica” del paziente è un elemento indispensabile per ottimizzare ogni tipo di intervento. E’ passata poi ad elencare le novità nei diversi settori, ricordando rinforzi nei reparti di endoscopia e ostetricia-ginecologia, la riapertura del servizio di otorino e un nuovo medico internista. Inoltre, nel mese di Novembre riprenderanno i servizi dell’urologia e, senza specificare una data precisa, a breve entrerà in funzione il reparto di emodialisi essendo arrivate tutte le attrezzature necessarie.

Beh, devo dire che ascoltando l’intervento della dottoressa Mazzei mi sono chiesto come mai si lamentano tutti dell’ospedale, non solo di quello tradatese per il vero. Mistero.

Dopo aver snocciolato i motivi per cui dobbiamo essere felici, ha dedicato spazio alla storia dell’ospedale. Ricordando che nel 1914 le forze sanitarie erano costituite da 1 medico, 2 infermieri e 3 suore, ha sorpreso la platea affermando che venivano curati solo tradatesi. Il dato è stato lo spunto per dire che oggi i ricoveri dei tradatesi sono una minoranza rispetto al totale, girando al pubblico la domanda: ”dove  andranno a curarsi i tradatesi?” Nel merito, posso dire di conoscere tradatesi che hanno scelto di curarsi negli ospedali vicini pensando siano migliori. Viceversa, abitanti di paesi dove ci sono altri ospedali che vengono a Tradate pensando sia meglio. Dopo aver accennato alla notevole riduzione dei tempi di ricovero (per l’ernia una volta erano 10 giorni di ricovero, oggi in giornata si torna a casa), ha individuato nelle nuove tecnologie il fattore che lo ha consentito. Epilogo dedicato agli utenti: centralità della persona, gentilezza ed accoglienza elementi fondamentali insieme a professionalità ed organizzazione.
L’intervento del dott. Scandroglio è stato certamente il più appassionato. Coinvolgente e preparato ha raccontato l’evoluzione della chirurgia. Come attraverso la tecnologia è stato possibile ridurre notevolmente i tempi di ricovero e soprattutto diminuire notevolmente l’invasività degli interventi. Un eloquio brillante e spiritoso (forse un po troppo veloce, chissà se l’utente anziano è riuscito a capire e quello giovane a cogliere l’importanza delle sue parole), anche per ricordare come la tecnologia LAPAROSCOPICA in America rappresenta solo il 10% degli interventi, mentre in Lombardia sono il 50%. Epilogo dell’intervento dedicato agli utenti: centralità della persona, gentilezza ed accoglienza, professionalità ed organizzazione anche per contenere i costi ed evitare gli sprechi. Collaborazione coi medici di base indispensabile.
L’intervento del dott. Freddi Galli, responsabile del prericovero, dedicato alla preparazione all’intervento. Ogni fase organizzata nei dettagli per ridurre all’indispensabile  i tempi ospedalieri. Una volta si trascorrevano giornate nei corridoi, in attesa degli esami, così aumentavano i rischi di infezioni o altro. Epilogo dell’intervento dedicato all’utente: centralità della persona, gentilezza ed accoglienza, professionalità ed organizzazione. Fondamentale la collaborazione coi medici di base.

Gli aspetti positivi consentiti dalla tecnologia sono indubitabili, come la professionalità dei medici. Aspettiamo di sentire qualcosa circa chi si lamenta di come la trasformazione degli ospedali in aziende, abbia comportato attenzione ai rimborsi a scapito del paziente e della professionalità del medico. La scopiazzatura del sistema degli Stati Uniti deciso dall’Italia con DM 14/12/1994 premia chi raggiunge obiettivi di budget anziché di risultato. Recentemente ROBERT KAPLAN (http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18001&fr=n) professore emerito alla Harvard Business School ha sostenuto che il rimborso basato su DRG può essere superato da nuovi modelli che premiano il risultato ottenuto. Il professore è il fondatore della moderna contabilità analitica e sostiene che l’attuale modello di rimborso per prestazione sanitaria è tra le principali cause dei crescenti costi sanitari perché premia il volume dei trattamenti e non i risultati medici prodotti. Sostituire un modello statunitense con un modello statunitense potrebbe sembrare inutile, tuttavia l’idea di premiare i risultati medici appare più umano.

michiamoaldo

sabato 2 novembre 2013

CONFERENZA STAMPA URGENTE. IL VICESINDACO DOTT. LUCE: "EMERGENZE RILEVANTI ANCHE A TRADATE". DOMANDA: PROPOSTE NUOVE SONO POSSIBILI E RICEVIBILI?

Conferenza stampa del vicesindaco dott. LUIGI LUCE

Sabato 26 nell’aula consiliare del comune di Tradate si è tenuta una conferenza stampa fortemente voluta dal vicesindaco dott. Luigi Luce in qualità di assessore ai servizi sociali e responsabile delle politiche sociali del comune. Non ha mancato di sorprendere la trasparenza con cui sono state raccontate situazioni spesso travestite da zuccherose quanto improbabili aspettative future di cambiamento per essere digerite da chi ascolta. L’esposizione si è avvalsa del concreto supporto della dottoressa Mariella Luciani, in qualità di coordinatrice delle forze impegnate nel sociale, ha l’incarico di dirigere l’apparato socio sanitario-assistenziale del comune e dunque in possesso della sintesi di tutte le informazioni.
I fatti descrivono una situazione che ha visto triplicare le richieste di contributi rispetto l’anno scorso. Ciononostante la percentuale di domande risulta essere decisamente inferiore rispetto la media regionale, il che lascia supporre una realtà in cui le persone o hanno trovato soluzioni alternative alle loro difficoltà o molto più probabilmente non hanno trovato il coraggio di chiedere aiuto. Altro dato rilevante è che sono in aumento le domande di sostegno da parte di non residenti, un elemento apparentemente irrilevante per il comune, non fosse che la legge stabilisce come una parte degli aiuti debbano essere a loro riservati.
Una situazione destinata ad aggravarsi nella quotidianità, ad allargare già da domani la platea di persone destinate ad essere incluse nell’area di povertà.
Auspicare interventi di politica nazionale e richiederli con tutta la forza possibile è l’obbligo ma non è sufficiente, occorre intervenire immediatamente. La profonda conoscenza delle (poche) opportunità offerte dalla legislazione, ha consentito anche di ricorrere a soluzioni alternative (p.e. una convenzione con una cooperativa che si occupa di verde, si sono fatte lavorare alcune persone) ma è lontano un approccio che si trasformi in una svolta della realtà. Parlando della casa, impossibile non segnalare la contraddizione (non solo tradatese) di sapere molte persone senza casa a fronte di tante case sfitte. Proporre la calmierizzazione degli affitti significa ancora una volta delegare alla politica nazionale decisioni che arriverebbero chissà quando. Qui l’intervento dell’assessore è diventato particolarmente appassionato, segnalando alcune proposte personali e attuabili in breve tempo. Nel caso della casa per esempio si potrebbero destinare dei fondi specifici da utilizzare per garantire al proprietario almeno una parte dell’affitto. Nel settore lavoro, il comune potrebbe diventare il fulcro di iniziative coordinate: per esempio ai beneficiari dei contributi potrebbero essere richieste delle prestazioni di lavoro in determinati settori.
Ci sono stati alcune frasi che mi hanno colpito in modo particolare: ”dobbiamo essere corresponsabili nella ricerca di soluzioni” oppure “deve scomparire l’individualismo ed essere sostituito dal colletivismo”. Parole importanti, dette da un politico che ha dimostrato di mantenere gli impegni. Spesso è difficile superare schemi precostituiti consacrati dalla consuetudine, alla cui base ci sono metodologie vecchie che si sono dimostrate inefficaci. Soluzioni innovative non mancano, peraltro che godono già di una discreta sperimentazione. Occorre il coraggio di qualcuno che non abbia paura di percorrere nuove strade.

Michiamoaldo.
























venerdì 1 novembre 2013

INFORMARSI E' IMPORTANTE AD OGNI ETA'

Tradate
I vantaggi del tablet PC non hanno età
ANche le nuove tencologie nell'ambito del progetto Anziani attivi

18 Ottobre 2013 - Dall'impegno delle Associazioni riunite a confronto nel  tavolo anziani del Welfare insieme ad altre organizzazioni e soggetti privati che operano nel settore sociale, ha preso forma il progetto Anziani sempre attivi. Si tratta di un'inziativa che prevede diverse attività, finalizzate a contribuire concretamente a soddisfare alcune delle emergenze rilevate dalla ricerca effettuata nell'ambito dell'iniziativa del comune di Tradate "Stati Generali del welfare Locale". Elaborata su invito dell'amministrazione comunale, nell'intento di realizzare una mappatura dei soggetti impegnati nel welfare all'interno della città, ha evidenziato opportunità da valorizzare e criticità da eliminare.
Invitate Associazioni ed organizzazioni, ognuna nel proprio ambito, si sono predisposti tavoli di lavoro suddivisi in aree d'interesse: minori, disabili, immigrazione, famiglia e lavoro, anziani. Ogni gruppo ha sintetizzato le esperienze e i risultati delle attività in un documento, messo a disposizione della popolazione e abbinato ad alcuni progetti finanziati in parte dall'Amministrazione e in parte dalle Associazioni stesse.
Il progetto predisposto dal gruppo che si occupa degli anziani, prevede attività volte a migliorare l'accesso all'informazione relativa ai servizi offerti nel territorio tradatese, contribuendo nel contempo ad avvicinarli alle nuove tecnologie mediante l'utilizzo di tablet PC, configurati in relazione alle loro competenze e capacità.
Il progetto comprende un Centro di ascolto sociale per anziani, che nasce dall'esigenza di integrare e qualificare la rete dei servizi sul territorio a disposizione di soggetti anziani e/o disabili, in condizioni di limitata autonomia personale, solitudine e a rischio emarginazione. Il Centro Ascolto si propone di fornire una copertura assistenziale operata mediante contatto diretto a favore di quei soggetti che, per l'età avanzata e le condizioni psicofisiche, presentano situazioni di rischio potenziale, rispetto al quale la struttura operativa del Centro Ascolto costituisce fattore di rassicurazione, conforto e orientamento avvalendosi di volontari esperti e professionalmente qualificati. Verranno organizzate tre giornate informative/formative su argomenti di interesse generale, anche finalizzate alla pubblicizzazione del servizio.
Il progetto sarà presentato alla cittadinanza anche attraverso un evento organizzato dalla Fondazione Velini (partner nel progetto) presso la propria sede in via Santo Stefano il 20 Ottobre a partire dalle 10.30. Durante l'incontro si potranno apprendere i dettagli dell'iniziativa ed eventualmente aderire se direttamente interessati, inoltre si potrà apprezzare una avvincente mostra fotografica. Senza scordare il buffet messo a disposizione dei partecipanti.


Michiamoaldo

venerdì 27 settembre 2013

INCIDENTE O ATTENTATO PER CROCETTA?


CROCETTA: INCIDENTE O ATTENTATO?

Succedono avvenimenti gravissimi misteriosamente nascosti all’opinione pubblica.
Il presidente di una regione rimane coinvolto in un incidente (?) insieme alla propria scorta e inspiegabilmente la notizia viene oscurata.
Dico subito che per me qualcosa non torna, senza possedere informazioni dai servizi segreti diritti o  deviati, il fatto che non ne parlino giustifica la supposizione. Quando ho letto l’accaduto mi ha colpito subito la graduale scomparsa dagli organi di stampa della notizia e oggi che mi sono deciso a scriverne ho fatto fatica a ritrovarla.
E’ le letteralmente svanita dal panorama giornalistico, per non dire di televisione e radio che manco l’hanno accennata.

Ecco un link della notizia
che riporto a seguire

Redazione- 22 settembre 2013- Si trova intubato ed e’ in coma farmacologico, nella divisione di rianimazione dell’ospedale “Umberto I” di Siracusa in prognosi riservata, Vincenzo Zerbo, 50 anni, il capo-scorta del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, rimasto coinvolto  assieme ad un collega e ad un addetto alla segreteria del presidente in un incidente stradale lungo l’autostrada Siracusa-Gela,
I medici hanno deciso di sottoporre Zerbo ad una nuova tac dopo quella che era stata eseguita ieri sera e che aveva fatto emergere un quadro di ferite serie: trauma cranico, trauma toracico con pneumotorace, frattura del femore sinistro ed anche un’emorragia cerebrale. Il paziente e’ comunque stato stabilizzato e la nottata e’ trascorsa senza che si siano evidenziate altre criticita’.
 Nella stessa divisione di rianimazione dell’ “Umberto I” e’ stato ricoverato, anche lui con riserva di prognosi, Antonio Gricoli, 41 anni, che era alla guida dell’auto finita, per cause che sono ancora al vaglio della polizia stradale di Siracusa, sulla “cuspide” della barriera in cemento che incanala il flusso dei veicoli verso le aree di pagamento del casello.
Secondo gli investigatori sarebbero emerse alcune anomalie nella dinamica dell’incidente che potrebbero far pensare ad un attentato.

A questo link ho trovato altre cosette
poche notizie in più ma che confermano gli eventi

Il governatore della regione Sicilia è stato vittima di un incidente avvenuto su un'autostrada siciliana. Non avrebbe conseguenze, mentre due agenti della scorta sarebbero rimasti feriti e uno sarebbe più grave.

Il presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta, è rimasto coinvolto in un'incidente stradale sull'’autostrada Siracusa-Catania mentre si recava al congresso provinciale de “Il Megafono” nel capoluogo etneo. Al momento, secondo quanto riportato dalle fonti, Crocetta sarebbe uscito totalmente illeso dall'incidente, mentre gli agenti della scorta rimasti feriti sarebbero due, dei quali uno in maniera più seria, ma in merito a questo si attendono conferme. L'incidente sarebbe avvenuto presso Cassibile, sul tratto autostradale Noto-Siracusa, recentemente interessato da lavori per la realizzazione dei caselli. Al momento il tratto autostradale è stato chiuso. Il governatore è in carica dal dicembre 2012, noto soprattutto per le sue battaglie antimafia che nello scorso decennio l'hanno condotto più volte a rischiare di essere vittima di attentati, fortunatamente: nel 2003 e nel 2008.

La notizia mi ha colpito anche per un altro motivo, il luogo dove è accaduto: CASSIBLE.
Chi sarà mai costui? Cos’è?

La prima volta ne ho sentito parlare dall’immenso Gianni Lannes (ultimamente non scrive più sul suo blog,chissà!). Cassible è una fottuta fregatura di cui nessuno parla. Sono degli accordi segreti che non dovrebbe più esserlo per scadenza dei termini in quanto risalgono all’ultima guerra mondiale

Ho fatto anche una piccola ricerca su Wikipedia , così tanto per saperne di più

Mi sono ricordato di un Crocetta pre campagna elettorale in cui si era impegnato a sostenere i residenti sul Muos, quelli che non lo vogliono per motivi di salute
Il Muos è un sistema satellitare per controllare se dall'altra parte del mondo parlano dell'occidente ricco. La chiamano sicurezza e nel suo nome ne combinano di tutti i colori. I residenti (e qualche medico) sostengono che la salute vada a farsi friggere, mentre il ministero della sanità sembrerebbe escluderlo. Oddio, speriamo non siano gli stessi esperti istituzionali che escludevano danni dalle emissioni delle acciaierie Riva a Taranto.

Crocetta recentemente s’è incontrato con i vertici istituzionali del governo sull’argomento:
s'è saputo poco dei contenuti, ufficialmente è tutto in ordine.

Non chiedetemi perché vedo dei collegamenti in tutto quello che ho esposto, non saprei rispondere.


Michiamoaldo

giovedì 19 settembre 2013

(in)GIUSTIZIA.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-ingiustizia-allitaliana-il-carcere-degli-innocenti-va-in-edicola-il-tempo-diretto-da-62713.htm
Le gente che lavora non s'interessa delle ingiustizie, non ha tempo. Poichè oggi  con tutta le gente senza lavoro, pensionata, prepensionata, eccetera siamo a due terzi della popolazione vivente è da chiedersi come mai queste non riescano a  raccontarlo a quel terzo che lavora. Tant'è. Però, capita che  nella sala d'aspetto del medico in attesa del proprio turno, si incappi in quel trafiletto riportato in quel piccolo giornale scaduto di gossip. Sì, quello che raccontava del vicino di casa coinvolto in quel fattaccio di cui tutti hanno (stra)parlato, dicevano: avesse fatto xyzkw, beh era innocente! Cavolo, ma chi lo legge scritto così che era innocente?
Però, niente. Avanti con la solita vita.
Finchè un bel giorno, ci troviamo noi stessi nel girone dei dimenticati. Raccontano che anche noi xyzkw, ma non è vero e accidenti possibile che la gente non capisca? Possibile si pensi e si dica che noi con xyzkw non abbiamo nulla a che spartire. Eppure tutti lo dicono, lo ripetono, anzi aggiungono!
Possibile non ci sia qualcuno disposto a credere? Ad aiutare? Dicano almeno cosa fare, dove andare a spiegare. Invece niente. Nessuno.
Ricordi quando dicevano che erano poche le persone coinvolte? Erano solo..., ma adesso, una volta coinvolti quel numero appare per quello che è: ENORME.
Gli errori si possono commettere, ma si deve riparare. Qualcuno deve occuparsene. L'articolo non lo dice ma quanti sono tolti la vita?

COLLOQUIO COL PRESIDENTE DELL'UNIVERSITA' DELLE TRE ETA' DI TRADATE


Ho conosciuto il sig. Castiglioni quando ho chiesto la collaborazione all’Università della terza età (così pensavo si chiamasse) per il progetto “ANZIANI SEMPRE ATTIVI”. Una iniziativa di diverse associazioni interessate agli anziani di cui presto vi informerò.
Persona disponibile e concreta, ha precisato immediatamente di limitare al minimo indispensabile il termine anziano e di chiamare l’associazione col suo nome esatto: “università delle tre età” ( nessun commento quando ho raccontato che all’istituto di neuropsicologia di Padova lavorano su progetti per la quarta età).
L’università esiste dal 2005, dal 2010 dispone della villa comunale sede della biblioteca prima che quest’ultima si trasferisse nella sede dell’ex Frera. Indubbiamente la nuova sede ha consentito molteplici vantaggi, il più importante sicuramente è quello di poter organizzare i corsi nello stesso luogo. Solo quelli di ginnastica (organizzati nelle palestre della scuola Galileo Galilei e delle Ceppine) e quelli di ballo (presso la sede del rione Allodola) si svolgono all’esterno.
Il presidente prosegue raccontando con soddisfazione che l’Università è finanziariamente autonoma; infatti versa all’amministrazione comunale un regolare canone di locazione dell’immobile, oltre a sostenere le spese correnti derivanti da luce, acqua e riscaldamento. Questo argomento consente di introdurre quello delle quote associative: 65,00 euro per l’anno accademico 2013-2014, in diminuzione rispetto ai 70,00 euro dell’anno passato. L’importo consente di partecipare senza altri aggravi a tutti i corsi, salvo qualche contributo specifico nel caso il docente ritenga opportuno acquistare materiale didattico o nel caso serva produrre un numero consistente di fotocopie.
Ecco spiegate le finalità delle quote associative, così contenute, anche perchè né il Consiglio Direttivo, né i docenti percepiscono compensi per il lavoro che svolgono. Non a caso parlo di lavoro, se pensiamo che l’anno scorso ci sono stati 663 iscritti. Possiamo immaginare quanta passione animi i volontari dell’università. Vediamo qualche dettaglio in merito agli iscritti: 50 persone con meno di 40 anni, 55 tra i 41 e i 50 anni, 180 tra 51 e i 60 anni, 155 tra i 61 e i 70 anni, 108 dai 71 e oltre. I corsi più frequentati, sono quelli di lingua straniera (inglese in particolare), poi ginnastica, informatica e psicologia. Via via gli altri a soddisfare ogni esigenza: letteratura, filosofia, economia, finanza e diritto, fino a quello per me più curioso (mi riprometto di frequentarlo): paleografia latina e diplomatica. Un elenco da leggere per rendersi conto dello sforzo organizzativo dei consiglieri e dei docenti, persone (da sottolineare ancora) assolutamente volontarie. I corsi hanno cadenza settimanale, bisettimanale o mensile a seconda delle disponibilità dei docenti e delle esigenze degli allievi. Insomma, per incrociare tutto e farlo quadrare occorre pazienza, precisione e bravura.
A questo punto conosciamo il Consiglio: presidente sig Castiglioni Maurizio, vicepresidente Flaminio Sabaino, segretaria Antonia Penza, tesoriere Antonio Marretta, direttore dei corsi Giorgio Tavani, consiglieri Giovanna Battaglia, Maria Letizia Fasola e Maria Angela Uslenghi. Passiamo all’aspetto apparentemente più misterioso: quale strategia di marketing si nasconde dietro il successo del numero degli iscritti? Non nascondo la sorpresa nel sapere che, lontani da qualsiasi attività virale di vendita, il passa-parola funziona perfettamente. All’inizio dell’anno accademico, vengono affissi localmente dei manifesti informativi, cui si aggiunge un comunicato stampa consegnato agli organi di stampa. In merito ai docenti, possiamo dire che sono essi stessi a proporsi, salvo quando le richieste arrivano direttamente dagli allievi. I tal caso spetta al consiglio attivarsi per trovare la persona idonea. In genere sono molto fedeli, nel senso che raramente abbandonano il corso; nel caso il consiglio si attiva per tempo per sostituirli. Ci sono docenti che insegnano in università fin dalla sua apertura.
Quando penso di aver terminato, ecco la ciliegina. L’università promuove visite esterne a musei, in occasione di mostre particolari (ultimamente quella di Picasso), spettacoli teatrali alla Scala o al Manzoni. Un programma intenso e selezionato di opportunità. Inutile dire che i costi di partecipazione non sono compresi nella quota di iscrizione annuale e vengono comunicati per tempo agli interessati.

Termino chiedendo se vi siano particolari aspettative. La risposta è stata che il sogno nel cassetto (oltre quello della conferma del numero degli iscritti) è quello che l’università possa diventare un polo culturale per le associazioni. Un desiderio ambizioso, che mi auguro possano conseguire.
michiamoaldo

domenica 15 settembre 2013

COLLABORAZIONI valleolona.com e dionidream.com

Ho alcune novità di cui sono più contento di quando si riceve un regalo al compleanno. La collaborazione con il sito valleolona.com mi permetterà di raccontare il territorio che frequento, le iniziative delle associazioni e quelle dei singoli. Vorrei dedicarmi all'impegno delle persone poco conosciute, dato che non riuscirò a rispettare l'obiettivo prometto di dedicarmi agli argomenti che in diverso modo in qualche modo attirano l'attenzione. Dunque potranno essere belli (interessanti) o una schifezza. Per evitare di influenzare chi legge, lascio decidere la categoria a cui appartengono a quelli che leggeranno.
L'altra collaborazione è col sito dionidream, a cui riserverò commenti personali supportati da notizie più o meno conosciute raccolte in altri siti o blog.
Naturalmente li raccoglierò nel mio diario.
Con valleolona ho iniziato intervistando il preside del liceo musicale Bellini di Tradate recentemente trasferitosi nella nuova sede di via Manzoni, ecco il link
http://www.valleolona.com/notiziario/2013/201309/130904_tradate_bellini.html
Con dionidream.com sono già a due, ecco i link.
http://www.dionidream.com/prevenzione-differenziata-arrestato-dopo-aver-picchiato-ma-prima-che-possa-rifarlo/
http://www.dionidream.com/io-ministro-tu-guru/
Spero possiate divertirVi e incazzarVi.

p.s.: inutile chiederVi di visitarli spesso.

venerdì 13 settembre 2013

NON LO DICONO, MA CHIUDONO ANCHE LE BANCHE

http://news.you-ng.it/2013/08/12/crisi-delle-banche-chiudono-le-filiali-ecco-tutti-i-numeri/

Beh, ormai vado in banca solo per pagare. Raramente mi salutano, perchè come risaputo l'educazione è riservata ai ricchi e potenti. Per gli altri (la categoria cui appartengo) non serve, anche se proprio gli altri sono quelli da cui pigliano lo stipendio. Dunque, poichè raramente qualcuno mi saluta (forse lo prevede il contratto di categoria), raramente guardo gli impiegati.
Recentemente però, mi sono accorto di uno strepitoso aumento del numero dei bancali della filiale che frequento. No, scusate, volevo dire bancari!  Del tipo prima c'erano 3 persone, adesso saranno più di 10.
C'è sempre un solo cassiere, quello che si smazza i clienti alle prese con la quotidianità e una nuvola di capi e capetti con chissà quali incarichi. Girano per i tavoli, appoggiano fogli e foglietto, sembrano impegnati ma hanno un'aria malinconica: nonostante le sedici mensilità!
Se li guardi per più di qualche minuto, ti gira la testa. Forse lo fanno per non far capire cosa c'è scritto sui fogli che girano. E mi girano anche le palle, c'è un sacco di gente senza lavoro,  le aziende che chiudono, com'è possibile che siano stati costretti ad assumere personale? Tra l'altro non ho letto in giro di assunzioni! Non l'ho letto, perchè la situazione è quella che potete leggere nel link: chiudono anche loro ma non lo dicono. Lo nascondono.
Secondo gli indicatori strutturali diffusi dalla Bce sul settore bancario nell’Eurozona e nella Ue, il numero di sportelli in Italia si è ridotto tra il 2009, primo anno della crisi, e il 2012 di 1.641 unità a un totale di 32.528, di cui ben 1.033 chiusure concentrate nel 2012. Il numero dei dipendenti del settore bancario in Italia nei cinque anni al 2012 da 338.035 persone sono passati a 309.540 con una diminuzione di 28.495 unità, con un calo di 6.820 persone nel solo 2012.

giovedì 5 settembre 2013

FANTASTICO!

di Ronald L. Ray – Traduzione a cura di N. Forcheri
L’Ungheria si libera dei vincoli dei banchieri
• Dopo che è stato ordinato  all’FMI di abbandonare il paese, la nazione adesso stampa moneta senza debito
L’Ungheria sta facendo la storia.
Mai più dagli anni ’30 con il caso della Germania un paese europeo aveva osato sfuggire alle grinfie dei cartelli bancari internazionali controllati dai Rothschilds. Questa è una notizia stupenda che dovrebbe incoraggiare i patrioti nazionalisti del mondo intero ad intensificare la lotta per la libertà dalla dittatura finanziaria.
Già nel 2011 il primo ministro ungherese,  Viktor Orbán promise di ristabilire la giustizia sui predecessori socialisti che avevano venduto il popolo della nazione alla schiavità di un debito infinito con i vincoli del FMI (IMF) e lo stato terrorista d’Israele. Queste amministrazioni precedenti erano infiltrate da israeliani nelle alte cariche, in mezzo al furore delle masse che alla fine, in reazione, hanno votato il partito  Fidesz di Orban.
Secondo una relazione sui siti germanofoni  del “National Journal”, Orbán si è accinto a scalzare gli usurai dal trono. Il popolare e nazionalista primo ministro ha detto all’FMI che l’Ungheria non vuole né richiede “assistenza” ulteriore dal delegato della Federal Reserve di proprietà dei Rothschild. Gli ungheresi non saranno più costretti a pagare esosi interessi a banche centrali private e irresponsabili.
Anzi, il governo ungherese ha assunto la sovranità sulla sua moneta e adesso emana moneta senza debito e tanta quanto ne ha bisogno. I risultati sono stati nientemeno che eccezionali. L’economia nazionale, che vacillava per via di un pesante debito, ha ricuperato rapidamente e con strumenti inediti dalla Germania nazionalsocialista.
Il ministro per l’Economia ungherese ha annunciato che grazie a “una politica di bilancio disciplinato” ha ripagato il 12 agosto 2013 il saldo dei 2,2 bilioni di debito all’FMI, prima della scadenza ufficiale del marzo 2014. Orbàn ha dichiarato: “L’Ungheria gode della fiducia degli investitori” che non vuol dire né l’FMI né la Fed o altri tentacoli dell’impero finanziario dei Rothschild. Piuttosto si riferiva agli investitori che producono in Ungheria per gli ungheresi, creando crescita economica vera, e non già la “crescita di carta” dei pirati plutocratici, bensì quel tipo di produzione che assume realmente le persone e ne migliora la vita.
Con l’Ungheria libera dalla gabbia della servitù agli schiavisti del debito non c’è da meravigliarsi che il presidente della banca centrale ungherese gestita dal governo per il bene pubblico e non per l’arricchimento privato abbia chiesto all’FMI di chiudere i battenti da uno dei paesi più antichi d’Europa. Inoltre, il procuratore generale, ripetendo le gesta dell’Islanda, ha accusato i tre precedenti primi ministri del debito criminale in cui hanno precipitato la nazione.
L’unico passo che rimane da fare per distruggere completamente il potere dei bancksters in Ungheria, è di attuare un sistema di baratto per lo scambio con l’estero come esisteva in Germania con i nazional socialisti e come esiste oggi in Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cosiddetti  BRICS, una coalizione economica internazionale. E se gli USA seguissero la guida dell’Ungheria, gli americani potrebbero liberarsi dalla tirannia degli usurai e sperare in un ritorno a una pacifica prosperità.
Ronald L. Ray, autore freelance che risiede nel libero stato del Kansas, discendente di vari patriotti della Guerra americana di indipendenza.
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lunedì 12 agosto 2013

FERMIAMOLI

http://www.corriere.it/economia/13_agosto_08/pensioni-oro-90mila-euro-mese-baccaro_ec49b994-ffec-11e2-b484-e2fa3432c794.shtml

Le pensioni d'ORO in termini assoluti non incidono. Loro dicono che non incidono. CELO dicono LORO
Piccolo conteggio.
Se uno prende 90.000 euro al mese di pensione, mettiamo di lasciargliene 10.000, rimangono 80.000 euro al mese. Significa che a 1000 euro al mese accontento 80 persone.
CAPITO? 80 persone sistemate.
Il fatto è che sono 13 miliardi di euro l'anno le pensioni concentrate in una manciata di persone.
E smettiamola con la faccenda del populismo. Le ovvietà non sono populiste, sono ovvietà.
Quando non sanno come replicare,  ti rifilano del populista, ti fanno credere che l'imbecille sei tu.
Potrebbero sistemare la faccenda in un attimo e non vengano a raccontare la storiella dei diritti pregressi.
Lo so, lo so.
Ogni tot di tempo tirano fuori la storiella e poi più nulla. Ma adesso non bisogna lasciar cadere l'argomento.

Anche perchè come potete leggere qui
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/una-pensione-per-due-dopo-il-danno-delle-pensioni-doro-pure-la-beffa-della-61037.htm

il problema non finisce con la morte dei privilegiati, ma si perpetua per il/la consorte. La reversibilità non l'avevo considerata, trattasi del 60% dell'importo che non sono noccioline. ANZI!
C'è una cosa che non capisco. 
Dovessero ridurre queste pensioni d'oro, scontenterebbero una manciata di persone. Tra l'altro distribuite tra tutti i partiti. Quindi nella peggiore delle ipotesi, perderebbero una manciata di voti e distribuiti tra tutti i partiti.  Ma accontenterebbero un sacco di persone.
Se dei tredici miliardi, ne lasciamo tre a quelli che hanno fatto festa fino ad oggi, e il resto li distribuiamo a mille euro a persona, FANNO DIECI MILIONI DI PERSONE! 
Quanti voti sono?
Dovrebbero essere più preoccupati a non ridurle, invece no! Non hanno questo timore.
Non è un mistero? 



mercoledì 7 agosto 2013

IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE

Vorrei che qualcuno mi spiegasse il metodo. Un giornalista, un giornalista che spieghi quale meccanismo scatta quando raccontano gli eventi. Se sono consapevoli dei danni che provocano tra le gente, ma soprattutto la responsabilità che DEVONO assumersi di creare FALSE opinioni sui fatti ed in particolare delle persone.
Puscher arrestato, puscher morto, puscher di qui e puscher di la. Al che uno si aspetta li sequestro di (almeno) qualche etto di droga, poi leggi e scopri che la persona aveva pochi grammi di eroina. Ora, non conosco i quantitativi dell’uso personale. Certamente il puscher, che nella fantasia cinematografica e nella cruda realtà, è colui che fornisce gli spacciatori dispone di quantitativi consistenti di materiale. Altro che due grammi.
Perché puscher?
Da alcuni giorni i media raccontano della commerciante di Saronno barbaramente uccisa. Tutti fanno  gara a raccontare della gioielleria. Ma è una BIGIOTTERIA! Trattasi di una bigiotteria. Si vede anche dall’insegna sulla saracinesca.
Perché insistere con gioielleria? Un errore? Forse inizialmente, quando si sapeva poco. Ma, quando il giornalista è piazzato di fronte all’entrata, quando indica col dito l’uscita probabilmente utilizzata dall’omicida per andarsene, quando indica col dito l’insegna, PERCHE’ continuare a dire gioielleria?
Perché gioielleria?
Le parole hanno un significato preciso e generano in chi ascolta pensieri precisi.

La disinformazione parte dalle parole  (figurarsi il resto).

mercoledì 31 luglio 2013

KIT PER AUTO AD IDROGENO E OTTIMISMO

La tecnologia non è il diavolo e quando finalizzata a miglioramenti per tutti, indubitabilmente consente di raggiungere risultati insperati.
Questo concetto è tanto vero che sempre più spesso ormai si scoprono progetti od invenzioni esistenti da decenni tenuti nascosti per consentire ai soliti quattro ricchi di continuare ad arricchirsi o peggio ancora di mantenere la maggior parte della gente in una condizione precaria di sottosviluppo.
Per esempio, della tecnologia ad idrogeno si parla spesso e la percezione è sempre di qualcosa lontana ad arrivare. Tutt'altro!
La sorpresa, ma non troppo per me, è che gli italiani siano gli artefici di un progetto basato sulla tecnologia HHO cell. Studiando l'HHO ,chiamato anche "ossidrogeno" o "gas di brown", gli ingegneri italiani hanno studiato un kit applicabile al settore automobilistico. BLULAB è un produttore inglese di cui fa parte il team di ingegneri, nei suoi laboratori dotati di una elettronica estremamente sofisticata hanno raggiunto risultati estremamente brillanti in funzione dei consumi.
Questa nuova tecnologia, permette oggi (DA ORA) attraverso un kit di water car conversion di ultima generazione, sia che abbiamo una automobile a benzina, che a gasolio o a gas, al nostro meccanico di fiducia di installarlo sulla nostra autovettura, furgone, camion, trattore, mietitrebbia, scavatore, motoscafo.
Qui altri dettagli
http://www.iconicon.it/blog/2013/07/la-tecnologia-idrogeno-e-ora-vendita/
e qui 
http://www.blulabresearch.org/

PER LA PRIMA VOLTA AGGIUNGO UN'IMMAGINE AD UN POST, PERCHE' QUANDO L'HO VISTA HO PROVATO OTTIMISMO.










martedì 30 luglio 2013

PREVENZIONE DIFFERENZIATA: arrestato dopo aver picchiato ma prima che possa rifarlo.

http://www3.varesenews.it/varese/picchio-dirigente-inps-arrestato-potrebbe-rifarlo-268763.html

Picchiò dirigente Inps, arrestato: "Potrebbe rifarlo"
L'autorità giudiziaria e i carabinieri bloccano un 36enne che continuava a minacciare i dirigenti dell'azienda, dopo aver cercato di colpire un responsabile con una chiave inglese.

L'ORDINANZA

L'ordinanza è firmata dal giudice Battarino, su richiesta del pm Sara Arduini:" ...inclinazione alla violenza che rende probabile la commissione di reati analoghi o con uso di armi..."
Bravi!
Ecco cosa ci vuole: prevenzione!

Poi, leggo qui
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/28/massa-uccide-ex-moglie-e-suo-amante-poi-si-suicida-feriti-anche-due-minori/669665/
A Massa un ex marito non regge la situazione e perseguita la ex moglie che negli ultimi giorni prima del fattaccio aveva presentato due denunce, una alla polizia e l'altra ai carabinieri.
Mentre la procura avvia le indagini, il futuro omicida trovava il tempo di gestire una pagina Facebook il cui ultimo post (poche ore prima del fatto) diceva:"Si sbaglia sempre. Si sbaglia per rabbia, per amore, per gelosia. Si sbaglia per imparare”. E poi accanto: “Perdono molto ma non tutto! Dimentico subito ma non sempre! Non porto rancore ma detesto chi mi prende in giro!”
Egli pensava che tra quelli che lo prendevano in giro ci fosse pure la ex, quindi s'è comportato di conseguenza.

Passa qualche ora e nel Salento altro femminicidio.
A Taurisano un uomo di 46 anni, uccide la moglie. Dall'inizio del 2012 sono 124 le donne uccise dai rispettivi ex, anche se come segnalato dalla Casa delle Donne di Bologna non esistono dati certi forniti dal Viminale.

POSSIAMO ESTENDERE LA PREVENZIONE DI CUI GODONO I PUBBLICI UFFICIALI ANCHE ALLA GENTE COMUNE? Magari iniziando dalle donne, ultimamente attenzionate dalle fantasie violente degli ex-mariti/compagni/fidanzati.