Famiglie che hanno un familiare
non autosufficiente costrette ad accudirlo giornalmente, hanno avviato una
causa nei tribunali di Milano, Roma e Palermo, per il riconoscimento del lavoro
di cura di un familiare svolto volontariamente ed i diritti e le tutele
conseguenti. L’iniziativa coinvolge sia il lavoratore nel suo doppio impegno
fuori e dentro casa, sia chi non ha mai lavorato perché ha dovuto (o ha scelto)
occuparsi di lui. Nel primo caso per ottenere il prepensionamento a causa del
doppio lavoro e dello stress subito con conseguente riduzione dell’aspettativa
di vita, nel secondo caso per ottenere la pensione per il lavoro svolto.
L’iniziativa si avvale di una
team (qui) di avvocati di altissimo livello. Tra loro, cui ci
sono anche l’avv PAOLO CEDON, creatore in Italia dell’istituto
dell’amministratore di sostegno e l’avv MARCO VORANO , attualmente impegnato
nei ricorsi relativi alle cura staminali.
Per informare sull’iniziativa si
è realizzato un blog (qui) molto utile in quanto consente agli interessati di intervenire con le domande e
relative risposte e una pagina Facebook “comitato prepensionamento familiari
disabili gravi”.
L’Italia è l’unico paese europeo
nel quale esiste un colpevole vuoto normativo che la legge dovrebbe colmare
attraverso una legge che attualmente giace in parlamento in attesa di essere
considerata. Il ricorso ai tribunale del lavoro, oltre al riconoscimento di
legittimi diritti, hanno anche lo scopo di sollecitare l’attenzione del governo
sull’argomento. Per questo motivo vengono invitati tutti gli interessati a
rendere pubblica la situazione di ciascuno anzitutto informando l’INPS con
raccomandata come primo passo fondamentale per tutto l’iter. Il testo è
disponibile sul blog “lacurainvisibile”, insieme a tutti gli altri dettagli.
L’iniziativa è di assoluta
rilevanza, parlatene con chi conoscete ed eventualmente interessato (per
esempio chi ha lasciato il lavoro per accudire il familiare o gli esodati che
potrebbero raggiungere l’età pensionabile con l’approvazione della legge) e
suggerite di partecipare all’iniziativa o almeno di mantenersi informati. L’approvazione
di una legge nazionale è tutt’altro che lontana, tenendo conto che nella
regione Emilia l’obiettivo è stato raggiunto anche attraverso l’impegno di
alcune associazioni. Una di queste si chiama “Anziani e non solo”, da anni
impegnata (anche) ad informare sull’argomento (qui) attraverso un evento chiamato CAREGIVER 2014. Tre giorni di incontri con
argomenti trattati da professionisti di diverso livello e che in un modo o
nell’altro interessano tutte le persone che assistono un familiare più o meno
grave.
Un argomento quello del CAREGIVER
spesso poco considerato, ritenendo erroneamente che sia sufficiente occuparsi
del malato. Invece accade che finito di curare il malato (spesso anche prima)
si ammala chi l’ha curato. Dalle nostre parti se ne parla poco, ma alcune
associazioni si stanno organizzando con qualche iniziativa di cui presto
parlerò.
Michiamoaldo