lunedì 2 giugno 2014

BOLOGNA EXPO-SANITA' ANCHE NEL NOME DEL NOMENCLATORE TARIFFARIO


L'anno scorso, durante un incontro specifico con i funzionari competenti (1) , l'ASsociazione Portatori di Handicap Italiana (ASPHI qui ) ha proposto la possibilità di prescrivere a persone con disabilità sensoriale tablet, smartphone ed altre apparecchiature ICT capaci di nuove soluzioni comunicative alla loro portata. All'incontro hanno partecipato altri autorevoli soggetti, come l'AUSILIOTECA di Bologna, che partecipano alla rete GLIC, una rete di soggetti esperti di ausili destinati ai disabili. Non è venuto a mancare il contributo del Centro Orientamento Ausili Tecnologici Onlus (COAT) di Trevi, tutti a rimarcare come ormai fosse urgentissimo il rinnovamento del "NOMENCLATORE TARIFFARIO".

Questo sconosciuto oggetto ai più, dal nome d'altri tempi, non è altro che l'elenco dei dispositivi protesici erogabili a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Un documento emanato e periodicamente aggiornato dal ministero della salute che stabilisce le tipologie e le modalità di fornitura di protesi a carico del SSN, il cui ultimo aggiornamento risale al 1999 e riassunto nel D.M. 332 del 27-08-1999. In pratica, un elenco dettagliato dove sono descritti gli ausili e come entrane in possesso.

La richiesta d'urgenza sembrerebbe fuori luogo se paragonata a quelle che stampa e televisione ci propinano quotidianamente, in realtà la situazione è ben diversa come hanno dimostrato gli interventi ascoltati durante l'EXPO-SANITA' (qui ) terminata da pochi giorni. La manifestazione, tenutasi a Bologna dal 21 al 24 Maggio,è l'unica in italia dedicata ai temi della salute e dell'assistenza, un palcoscenico di visibilità da cui è arrivato congiunto da tutte le associazioni che hanno partecipato, l'appello direttamente rivolto alla ministra Lorenzin. Trascorso un anno (inutilmente) dalla segnalazione di urgenza per l'aggiornamento, è assolutamente necessario:"aggiornare il nomenclatore congelato al 1999 che per conseguenza comprende soluzioni che risalgono a metà degli anni 90". Cioè, inserire le nuove tecnologie nel nomenclatore è quantomai opportuno e inderogabile, tenuto conto delle potenzialità ormai accertate che ne derivano e delle prospettive a breve di ulteriore miglioramenti. 

Già nel 2009 (ci sono segnalazioni precedenti) una interessante indagine è stata condotta da CITTADINANZAATTIVA (qui ), in essa si evidenziava che l'ampia diffusione delle patologie croniche nella popolazione italiana e la loro  crescente incidenza in termini di costi sulla spesa pubblica socio-sanitaria, mettono in evidenza nuovi bisogni e l'urgenza di nuove risposte.

In questa direzione, si sono già dimostrate diverse possibilità attraverso i moltissimi progetti innovativi realizzati nelle ASL e diversi comuni. Come nel caso del progetto SESAMONET del comune di Roma (qui ) in cui si è realizzato un percorso turistico totalmente accessibile agli ipovedenti e non vedenti mediante l'uso di tecnologie Rfid/Wireless.

E' naturale rilevare di quale miglioramento si possa realizzare in relazione all'assistenza e alla maggiore attenzione alla qualità della vita attraverso queste opportunità, mi resta da sottolineare gli innumerevoli vantaggi indotti adottando queste opportunità. Penso al lavoro nell'ambito della produzione di tecnologia, o alle iniziative turistiche di settore che si concretizzerebbero, queste ultime praticabili anche attraverso opportuni finanziamenti per altro già disponibili attraverso iniziative di istituzioni pubbliche e del privato sociale.

michiamoaldo







1 servizio di assistenza distrettuale, medicina generale, pianificazione e sviluppo dei servizi sanitari della direzione generale sanità e politiche sociali.
2 centro di riferimento regionale sulla protesica a favore di persone disabili
3 rete italiana dei centri di consulenza sugli ausili informatici per disabili

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