venerdì 28 novembre 2014

CITTADINI PIU' COINVOLTI & PIU' SICURI

Il progetto del Comune di Milano, “CITTADINI PIU’ COINVOLTI & PIU’ SICURI”, ha come obiettivo finale il benessere fisico e psicologico dei cittadini nel proprio domicilio.
L’iniziativa, ideata e coordinata dalla dottoressa Stefania Zazzi è iniziata nel Giugno del 2012 e dopo una fase sperimentale di 18 mesi, oggi è stata riconosciuta a pieno titolo all’interno delle Politiche Sociali del Comune di Milano nella Relazione di Previsione e Programma (RPP) anni 2014-2016 dell’Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute.
In pratica si tratta di un programma di assistenza domiciliare a distanza in cui le persone fragili e sole vengono affiancate da una figura (tutor) che le aiuta nella quotidianità con semplici azioni di supporto (busta dei numeri utili, uso mirato del cellulare, contatti telefonici programmati), contribuendo a facilitare la relazione con il Medico di Base per la gestione aggiornata del proprio profilo medico-sanitario (terapia aggiornata, registrazione dati sanitari).
Queste azioni in cui il senior è parte attiva, aumentano la sua sicurezza e consentono di verificare insieme l’evoluzione dei suoi stessi bisogni.
Il percorso prevede alcuni presidi per i più anziani che, colpiti dal digita divide, attuano in forma cartacea i passaggi, mentre per gli altri tende ad ampliare il più possibile l’applicazione sul Territorio delle nuove tecnologie.

Protagonisti dell’attuazione del Progetto sono:

La Busta numeri e dati utili costituisce il principale strumento operativo, contiene informazioni sullo stato personale, sociale e sanitario della persona. Da conservare in luogo evidente della propria abitazione e da utilizzare per ogni possibile intervento di soccorso.              
La CISCarta d’Identità Salvavita, riporta i dati salvavita della stessa Busta, che vengono elaborati da un’APP che permette di stampare in chiaro e in QR code. Questi strumenti, utilizzando le schede di raccolta dati, servono per conoscere il cittadino, farlo uscire dall’anonimato e rendere efficiente, efficace e personalizzato un intervento di soccorso anche quando il paziente non è nelle condizioni di collaborare con il soccorritore (worst case).
L’ APP “ Il Telefonino, il tuo salvavita” che permette la gestione cartacea e digitale dei dati salvavita raccolti dall’anziano.

Poichè solo una minoranza degli anziani usano i servizi del Comune, l’iniziativa si propone di coinvolgere gli anziani superando la logica dell’emergenza coinvolgendoli il modo attivo in una ottica di prevenzione.
La buona pratica del Salvavita si rivolge contemporaneamente agli Anziani e ai medici di base. Fondamentale è il coinvolgimento dei  Medici di Medicina Generale (MMG) per la gestione aggiornata del suo profilo medico-sanitario (dati clinici e salvavita).
Obiettivo del progetto è la costituzione della Rete della Sicurezza , cioè la messa in rete degli anziani del Territorio con i rispettivi MMG attraverso l’uso della CIS, documento personale Salvavita.  Questa Rete permette la diffusione della buona pratica salvavita garantendo nel contempo il facile monitoraggio, l’aggiornamento e l’implementazione a scopo sociale.
Il progetto progressivamente si dovrà integrare con le attività della medicina di strada e del soccorso (ambulanze, croci, ospedali e pronto soccorso) sia con i servizi socio–sanitari pubblici presenti sul Territorio (Centri Diurni Anziani, Custodi Sociali, Assistenza Domiciliare, Centri ricreativi anziani) e inserirsi in spazi di aggregazione (parrocchia, sindacato pensionato).
Verranno coinvolte le persone con disabilità, ciclisti e motociclisti.

http://www.grey-panthers.it/speciale/da-milano-operazioni-cittadini-piu-coinvolti-e-piu-sicuri/


lunedì 24 novembre 2014

SISTEMA SANITARIO E TELEMEDICINA

Televisione   stampa   ed   internet    hanno  consentito   di   acquisire  maggiori informazioni sulle varie patologie dal punto di vista generale. 

Insomma, ne sappiamo più di una volta e questo bisogno d’informazione sulla salute è destinato a crescere sempre di più.

Significa che chi si occupa di sanità dovrà attrezzarsi dal punto di vista strutturale per soddisfare le richieste non solo nell’ambito ospedaliero o ambulatoriale ma anche, e soprattutto, sul territorio. Fino arrivare nelle case delle persone.
Già oggi la tendenza è quella di un ospedale che si occupa della sola cura intensiva, di alta o complessa tecnologia, spostando il resto delle prestazioni sul territorio. Ecco perché la telemedicina avrà un ruolo sempre più intenso e con essa il ricorso alle nuove tecnologie, anche in una ottica di prevenzione.
 Con l’aumento dell’età media è facile prevedere un aumento delle patologie, la vicinanza al paziente diventerà indispensabile e potrà avvenire solo al proprio domicilio e con un suo ruolo attivo nel mantenimento e miglioramento dello stato di salute e benessere.



martedì 4 novembre 2014

PENSIONI DA TAGLIARE SECONDO IL FMI. SI’, MA NON COME DICONO LORO!

L’analisi dei conti pensionistici italiani, elaborato dall'importante istituto di ricerca MERCER, pone il nostro sistema al 19 posto su 25 dei paesi  presi in considerazione dallo studio (lettera d). 

L’indice (lettera b) utilizzato per la classifica si basa su tre parametri: 1) adeguatezza 2) integrità 3) sostenibilità. 

L’unico parametro che non soddisfa i requisiti prefissati è quello della sostenibilità e le cause individuate sarebbero la minima adesione ai piani pensionistici privati (14%), la bassa presenza di pensioni private (6,6% del PIL)  e infine la situazione demografica dell’Italia (che ha una popolazione attiva tra le più anziani del mondo).

Lo studio elaborato dall'istituto prende spunto dai bilanci INPS, dai quali emerge che quasi la metà dei pensionati (il 43,5%) vive con meno di 1.000 euro al mese e più di 2 milioni di pensionati (13,4%) percepiscono un assegno inferiore ai 500 euro (un reddito pensionistico medio di 1.296 euro per le donne e 1.546 euro per gli uomini). Dal rapporto INPS sulle pensioni emerge che le prestazioni pensionistiche equivalgono a 266,9 miliardi, di cui le prestazioni assistenziali sono 122,77 miliardi (46% delle prestazioni). La differenza tra le due cifre di 144,13 miliardi rappresenta i trattamenti pensionistici. Le pensioni superiori ai 3.000 euro sono in favore di 676.406 persone e rappresentano il 14,4% delle prestazioni, già molto in termini percentuale. Tuttavia questa percentuale è calcolata sul totale dei trattamenti, se invece rapportassimo l’importo delle pensioni ai soli trattamenti pensionistici, avremmo che le pensioni superiori ai 3.000 euro incidono per quasi il 27%.

Sulla base di questa analisi il sig Kennet Kang, in missione in Italia per conto del F.M.I., ha sentenziato che il sistema pensionistico italiano è una zavorra per il paese e dunque deve essere ridimensionato se si vuole riportare la spesa pubblica sui giusti binari

DOMANDO: SULLA BASE DEGLI ELEMENTI EVIDENZIATI IN ROSSO, SI POTREBBE INIZIARE DALLE SUPER PENSIONI? QUELLE ULTRA FAMOSE DELLA CASTA, TANTO PER INTENDERCI?



  michiamoaldo

qui alcune informazioni

legenda

     a)     Mercer ed australian centre for financial studies (ACFS)

     b)   Melbourne mercer global pension index (Mmgpi)


     c)    Messico, Cina, Indonesia, Giappone e Corea del Sud. Prima in classifica la Danimarca, con un punteggio            globale di 82,4. Seguono Australia (79,9) e Olanda (79,2). Buone posizioni per Svizzera, Canada, Cile e Gran      Bretagna. Fanalino di coda l'India (43,5 punti) 

   1) adeguatezza, ovvero livello delle prestazioni, architettura dello schema previdenziale, i rendimenti degli investimenti e risparmi privati. Questo parametro pesa per il 40%.

       2)   integrità, parametro che comprende la governance del rischio pensionistico e il livello di fiducia dei cittadini nel sistema. Peso della macroarea: 35%.

      3)  sostenibilità, che prende in considerazione la percentuale di adesione a fondi di previdenza complementare e a fondi pensione, debito pubblico, contribuzione e dati anagrafici sulla popolazione. Il peso di questi parametri è del 35%.