sabato 30 agosto 2014

11 OTTOBRE 2014 DEDICATO AL CAREGIVER: LE ATTIVITA'

Saranno una serie i post che dedicherò all'argomento del CAREGIVER, con una certa frequenza fino alla data dell'11 Ottobre che è la data prevista per l'incontro presso la struttura tradatese. Anticipo che in uno dei prossimi ho intenzione di descrivere le attività a disposizione degli ospiti ma anche le iniziative per i parenti degli ospiti. Invece oggi mi occuperò di raccontare quali sono le attività del CAREGIVER.

Quante centinaia di piccole azioni quotidiane sono necessarie per farci esistere? Innumerevoli: nutrirsi, dormire, girarsi nel letto, lavarsi, prendere le medicine, vestirsi, comunicare e tante altre. Sono tutte attività che si svolgono automaticamente quando sono rivolte verso sé stessi. Ma cosa succede quando devono essere svolte verso qualcun altro? Quanto le diverse patologie incidono sulle differenti modalità di aiutarlo?
Il compito del caregiver è molto impegnativo, soprattutto quando la persona necessita di assistenza continuativa. In questi casi non esiste riposo e tantomeno periodi (anche brevi) di vacanze in cui recuperare le forze. Uno sforzo intenso che il nobel della medicina ELIZABETH BLACKBURN ha potuto valutare in modo approfondito nelle sue ricerche, arrivando a mostrare che l’aspettativa di vita per un caregiver è dai 9 ai 17 anni inferiore alla media.
L’aiuto del caregiver, in base alla situazione del bisogno, può caratterizzarsi in diverse forme. Oltre alla persona assistita e al suo ambiente domestico, supporta la vita di relazione, il benessere psico-fisico, lo aiuta nella mobilità e nel disbrigo delle pratiche amministrative
Quasi sempre la persona non autosufficiente è affetta da diverse problematiche (polipatologie), anche complesse, che il caregiver risolve grazie alle proprie competenze, generalmente acquisite attraverso l’esperienza.
Recentemente enti istituzionali e del privato sociale hanno iniziato a proporre al caregiver corsi di formazione finalizzati a fornire strumenti di conoscenza e pratica in modo che possa affrontare con maggiore sicurezza e qualità le varie situazioni.

michiamoaldo

lunedì 25 agosto 2014

11 OTTOBRE 2014 DEDICATO AL CAREGIVER: CHI E'?

Presso la RSA PINETA di Tradate in via Monte Nevoso 22, abbiamo in programma di organizzare una mattinata dedicata a raccontare quanta forza nascondono le persone che si occupano delle persone non autosufficienti. Queste persone nell'ambiente socio-assistenziale sono conosciute col termine di CAREGIVER 

IL CAREGIVER: CHI E’?

Indica la persona che all’interno della famiglia ha il compito (in modo prevalente) di curare il malato aiutandolo nella quotidianità rispetto alla malattia (esami, visite mediche, terapie, ecc), anche dal punto di vista emotivo
Convenzionalmente, esiste il caregiver "informale" che può essere il figlio, il coniuge (più raramente un familiare o un amico) e il caregiver "formale" che è invece qualunque persona che assiste il malato dietro il pagamento di un compenso (la badante, un infermiere, ecc).
Prendersi cura di una persona malata anziana assorbe molte energie fisiche e mentali che rischiano di sviluppare disagi anche complessi. Spesso, infatti, il caregiver è un coetaneo del malato le cui necessità passano in secondo piano. Altre volte è una donna in età lavorativa, con figli da accudire, per cui lo stress emotivo e le responsabilità di cura verso l’anziano malato si aggiungono ai propri, col rischio di sviluppare problematiche come insonnia, stanchezza, ansia, depressione, isolamento sociale (quello che viene definito “burden”).  
Il tempo dedicato dal caregiver all’attività assistenziale può essere limitato ma anche raggiungere quello di una giornata lavorativa, determinando l’incompatibilità col lavoro.
In Italia, il cargiver informale è svolto prevalentemente dalle donne (73.8%), generalmente mogli o figlie e nei casi più gravi vivono insieme (65%).

I caregiver si trovano in prevalenza in età attiva: il 30,95 ha fino ai 45 anni; il 38,2% ha tra i 46 e i 60 anni; il 17,95 tra i 61 e i 70 anni; il 13% oltre i 70 anni

Dal punto di vista professionale il 31,9% è pensionato, il 27,75 è casalinga, il 20,65 impiegato o insegnante, il 5,75 artigiano o commerciante ed il 4,45 dirigente/professionista (dati Censis).

Tornerò sull'argomento con altri approfondimenti, mi aiuterà ad essere più preparato in quella giornata cui parteciperanno persone che certamente sapranno descrivere le difficoltà quotidiane che i caregivers devono affrontare, offrire loro qualche consiglio, ma soprattutto contribuire ad attirare l'attenzione sull'impegno di persone il cui impegno viene quasi sempre dimenticato.

michiamoaldo

mercoledì 13 agosto 2014

DE CARO NUOVO SINDACO: URGENZE!

Pensiamo tocchi sempre agli altri, facciamo finta di niente perché siamo impegnati.
Fino a quando tocca a noi o ad un nostro caro, allora ci lamentiamo perché nessuno si occupa di noi.

Chiedo al nuovo sindaco di Bari ing DE CARO ANTONIO del PARTITO DEMOCRATICO


di ascoltare la richiesta (che faccio anche mia) e che ho letto sul sito DEL GRANDE GIANNI LANNES.
Certo che vorrà ascoltare:


mi è stata appena segnalata la grave situazione in cui versa un disabile di 70 anni, affetto da gravi patologie così come accertato e documentato da medici della sanità pubblica. Questa persona necessita di urgente assistenza domiciliare. Pur avendo presentato regolare domanda, e ulteriore sollecito sia all’assessore al welfare e al presidente del I° municipio, a distanza di quasi quattro mesi non è accaduto proprio nulla. Sono certo che il suo istantaneo interessamento risolverà positivamente e seduta stante questa grave situazione.

Cordiali saluti!

Gianni Lannes


sabato 9 agosto 2014

LE POSTE, L'ALITALIA E GLI ITALIANI

In Italia c’è un’azienda di successo che ci sta regalando grandi soddisfazioni in quasi tutti i settori di competenza. Parlo (ovviamente) delle POSTE ITALIANE, che recentemente hanno inaugurato un nuovo servizio on line postesaluteshop.it. Un sito destinato alla vendita di prodotti parafarmaceutici in collaborazione con farmacia.it
Sull’ondata dei 10 mila prodotti disponibili, le poste hanno deciso di aprire una parafarmacia on line dove è possibile acquistare e ricevere entro due giorni prodotti di bellezza, erboristeria, alimenti senza glutine e dispositivi medici (aerosol e misuratori di pressione).
Sappiamo quanto le poste tengano alla sicurezza, quindi le consegne non le fanno loro. Infatti i prodotti arrivano col corriere e le spese di spedizione ed imballaggio sono gratuite per importi superiori ai 45 euro.
Una azienda moderna non può rimanere negli ambiti nazionali, eccola quindi lanciarsi sul palcoscenico internazionale. Come riporta il sito dell’ANSA (www.ansa.it) le POSTE si sono proposte come investitore di riferimento nel progetto della nuova Alitalia a fianco degli arabi, 70 milioni di euro che in questi giorni sono saliti a 75.
Grande soddisfazione internazionale ma in Lombardia ci aspetta un’estate a rischio collasso per i duemila uffici postali. C’è il pericolo reale che lettere, telegrammi, cartelle ecc, non siano neppure consegnati. Motivo? Mancano postini! E se la direzione regionale della poste non sbloccherà il piano delle assunzioni stagionale, in alcune zone sarà la paralisi. E’ ancora ben presente in memoria quanto accaduto nell’estate del 2013, posta non consegnata per mesi, sportelli chiusi e quelli aperti con interminabili fila.
Tuttavia a chi si aspetta un aumento delle forze disponibili in termini di assunzioni, sorprenderà sapere che la direzione è un’altra. Infatti, dal mese di Gennaio scorso a Milano le poste Italiane hanno inaugurato un progetto pilota che prevede i primi chioschi automatici (Automated Parcel terminals), cinque, dove è possibile inviare e spedire pacchi fino a 30kg 7 giorni su 7.

Attualmente (qui) si stanno testando i vantaggi tra i quali spicca la riduzione delle code ma soprattutto la diminuzione dei costi non essendo previsto l’intervento del personale. Che i risparmi servano per l’investimento in Alitalia?