venerdì 27 settembre 2013

INCIDENTE O ATTENTATO PER CROCETTA?


CROCETTA: INCIDENTE O ATTENTATO?

Succedono avvenimenti gravissimi misteriosamente nascosti all’opinione pubblica.
Il presidente di una regione rimane coinvolto in un incidente (?) insieme alla propria scorta e inspiegabilmente la notizia viene oscurata.
Dico subito che per me qualcosa non torna, senza possedere informazioni dai servizi segreti diritti o  deviati, il fatto che non ne parlino giustifica la supposizione. Quando ho letto l’accaduto mi ha colpito subito la graduale scomparsa dagli organi di stampa della notizia e oggi che mi sono deciso a scriverne ho fatto fatica a ritrovarla.
E’ le letteralmente svanita dal panorama giornalistico, per non dire di televisione e radio che manco l’hanno accennata.

Ecco un link della notizia
che riporto a seguire

Redazione- 22 settembre 2013- Si trova intubato ed e’ in coma farmacologico, nella divisione di rianimazione dell’ospedale “Umberto I” di Siracusa in prognosi riservata, Vincenzo Zerbo, 50 anni, il capo-scorta del governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, rimasto coinvolto  assieme ad un collega e ad un addetto alla segreteria del presidente in un incidente stradale lungo l’autostrada Siracusa-Gela,
I medici hanno deciso di sottoporre Zerbo ad una nuova tac dopo quella che era stata eseguita ieri sera e che aveva fatto emergere un quadro di ferite serie: trauma cranico, trauma toracico con pneumotorace, frattura del femore sinistro ed anche un’emorragia cerebrale. Il paziente e’ comunque stato stabilizzato e la nottata e’ trascorsa senza che si siano evidenziate altre criticita’.
 Nella stessa divisione di rianimazione dell’ “Umberto I” e’ stato ricoverato, anche lui con riserva di prognosi, Antonio Gricoli, 41 anni, che era alla guida dell’auto finita, per cause che sono ancora al vaglio della polizia stradale di Siracusa, sulla “cuspide” della barriera in cemento che incanala il flusso dei veicoli verso le aree di pagamento del casello.
Secondo gli investigatori sarebbero emerse alcune anomalie nella dinamica dell’incidente che potrebbero far pensare ad un attentato.

A questo link ho trovato altre cosette
poche notizie in più ma che confermano gli eventi

Il governatore della regione Sicilia è stato vittima di un incidente avvenuto su un'autostrada siciliana. Non avrebbe conseguenze, mentre due agenti della scorta sarebbero rimasti feriti e uno sarebbe più grave.

Il presidente della regione Sicilia, Rosario Crocetta, è rimasto coinvolto in un'incidente stradale sull'’autostrada Siracusa-Catania mentre si recava al congresso provinciale de “Il Megafono” nel capoluogo etneo. Al momento, secondo quanto riportato dalle fonti, Crocetta sarebbe uscito totalmente illeso dall'incidente, mentre gli agenti della scorta rimasti feriti sarebbero due, dei quali uno in maniera più seria, ma in merito a questo si attendono conferme. L'incidente sarebbe avvenuto presso Cassibile, sul tratto autostradale Noto-Siracusa, recentemente interessato da lavori per la realizzazione dei caselli. Al momento il tratto autostradale è stato chiuso. Il governatore è in carica dal dicembre 2012, noto soprattutto per le sue battaglie antimafia che nello scorso decennio l'hanno condotto più volte a rischiare di essere vittima di attentati, fortunatamente: nel 2003 e nel 2008.

La notizia mi ha colpito anche per un altro motivo, il luogo dove è accaduto: CASSIBLE.
Chi sarà mai costui? Cos’è?

La prima volta ne ho sentito parlare dall’immenso Gianni Lannes (ultimamente non scrive più sul suo blog,chissà!). Cassible è una fottuta fregatura di cui nessuno parla. Sono degli accordi segreti che non dovrebbe più esserlo per scadenza dei termini in quanto risalgono all’ultima guerra mondiale

Ho fatto anche una piccola ricerca su Wikipedia , così tanto per saperne di più

Mi sono ricordato di un Crocetta pre campagna elettorale in cui si era impegnato a sostenere i residenti sul Muos, quelli che non lo vogliono per motivi di salute
Il Muos è un sistema satellitare per controllare se dall'altra parte del mondo parlano dell'occidente ricco. La chiamano sicurezza e nel suo nome ne combinano di tutti i colori. I residenti (e qualche medico) sostengono che la salute vada a farsi friggere, mentre il ministero della sanità sembrerebbe escluderlo. Oddio, speriamo non siano gli stessi esperti istituzionali che escludevano danni dalle emissioni delle acciaierie Riva a Taranto.

Crocetta recentemente s’è incontrato con i vertici istituzionali del governo sull’argomento:
s'è saputo poco dei contenuti, ufficialmente è tutto in ordine.

Non chiedetemi perché vedo dei collegamenti in tutto quello che ho esposto, non saprei rispondere.


Michiamoaldo

giovedì 19 settembre 2013

(in)GIUSTIZIA.

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-ingiustizia-allitaliana-il-carcere-degli-innocenti-va-in-edicola-il-tempo-diretto-da-62713.htm
Le gente che lavora non s'interessa delle ingiustizie, non ha tempo. Poichè oggi  con tutta le gente senza lavoro, pensionata, prepensionata, eccetera siamo a due terzi della popolazione vivente è da chiedersi come mai queste non riescano a  raccontarlo a quel terzo che lavora. Tant'è. Però, capita che  nella sala d'aspetto del medico in attesa del proprio turno, si incappi in quel trafiletto riportato in quel piccolo giornale scaduto di gossip. Sì, quello che raccontava del vicino di casa coinvolto in quel fattaccio di cui tutti hanno (stra)parlato, dicevano: avesse fatto xyzkw, beh era innocente! Cavolo, ma chi lo legge scritto così che era innocente?
Però, niente. Avanti con la solita vita.
Finchè un bel giorno, ci troviamo noi stessi nel girone dei dimenticati. Raccontano che anche noi xyzkw, ma non è vero e accidenti possibile che la gente non capisca? Possibile si pensi e si dica che noi con xyzkw non abbiamo nulla a che spartire. Eppure tutti lo dicono, lo ripetono, anzi aggiungono!
Possibile non ci sia qualcuno disposto a credere? Ad aiutare? Dicano almeno cosa fare, dove andare a spiegare. Invece niente. Nessuno.
Ricordi quando dicevano che erano poche le persone coinvolte? Erano solo..., ma adesso, una volta coinvolti quel numero appare per quello che è: ENORME.
Gli errori si possono commettere, ma si deve riparare. Qualcuno deve occuparsene. L'articolo non lo dice ma quanti sono tolti la vita?

COLLOQUIO COL PRESIDENTE DELL'UNIVERSITA' DELLE TRE ETA' DI TRADATE


Ho conosciuto il sig. Castiglioni quando ho chiesto la collaborazione all’Università della terza età (così pensavo si chiamasse) per il progetto “ANZIANI SEMPRE ATTIVI”. Una iniziativa di diverse associazioni interessate agli anziani di cui presto vi informerò.
Persona disponibile e concreta, ha precisato immediatamente di limitare al minimo indispensabile il termine anziano e di chiamare l’associazione col suo nome esatto: “università delle tre età” ( nessun commento quando ho raccontato che all’istituto di neuropsicologia di Padova lavorano su progetti per la quarta età).
L’università esiste dal 2005, dal 2010 dispone della villa comunale sede della biblioteca prima che quest’ultima si trasferisse nella sede dell’ex Frera. Indubbiamente la nuova sede ha consentito molteplici vantaggi, il più importante sicuramente è quello di poter organizzare i corsi nello stesso luogo. Solo quelli di ginnastica (organizzati nelle palestre della scuola Galileo Galilei e delle Ceppine) e quelli di ballo (presso la sede del rione Allodola) si svolgono all’esterno.
Il presidente prosegue raccontando con soddisfazione che l’Università è finanziariamente autonoma; infatti versa all’amministrazione comunale un regolare canone di locazione dell’immobile, oltre a sostenere le spese correnti derivanti da luce, acqua e riscaldamento. Questo argomento consente di introdurre quello delle quote associative: 65,00 euro per l’anno accademico 2013-2014, in diminuzione rispetto ai 70,00 euro dell’anno passato. L’importo consente di partecipare senza altri aggravi a tutti i corsi, salvo qualche contributo specifico nel caso il docente ritenga opportuno acquistare materiale didattico o nel caso serva produrre un numero consistente di fotocopie.
Ecco spiegate le finalità delle quote associative, così contenute, anche perchè né il Consiglio Direttivo, né i docenti percepiscono compensi per il lavoro che svolgono. Non a caso parlo di lavoro, se pensiamo che l’anno scorso ci sono stati 663 iscritti. Possiamo immaginare quanta passione animi i volontari dell’università. Vediamo qualche dettaglio in merito agli iscritti: 50 persone con meno di 40 anni, 55 tra i 41 e i 50 anni, 180 tra 51 e i 60 anni, 155 tra i 61 e i 70 anni, 108 dai 71 e oltre. I corsi più frequentati, sono quelli di lingua straniera (inglese in particolare), poi ginnastica, informatica e psicologia. Via via gli altri a soddisfare ogni esigenza: letteratura, filosofia, economia, finanza e diritto, fino a quello per me più curioso (mi riprometto di frequentarlo): paleografia latina e diplomatica. Un elenco da leggere per rendersi conto dello sforzo organizzativo dei consiglieri e dei docenti, persone (da sottolineare ancora) assolutamente volontarie. I corsi hanno cadenza settimanale, bisettimanale o mensile a seconda delle disponibilità dei docenti e delle esigenze degli allievi. Insomma, per incrociare tutto e farlo quadrare occorre pazienza, precisione e bravura.
A questo punto conosciamo il Consiglio: presidente sig Castiglioni Maurizio, vicepresidente Flaminio Sabaino, segretaria Antonia Penza, tesoriere Antonio Marretta, direttore dei corsi Giorgio Tavani, consiglieri Giovanna Battaglia, Maria Letizia Fasola e Maria Angela Uslenghi. Passiamo all’aspetto apparentemente più misterioso: quale strategia di marketing si nasconde dietro il successo del numero degli iscritti? Non nascondo la sorpresa nel sapere che, lontani da qualsiasi attività virale di vendita, il passa-parola funziona perfettamente. All’inizio dell’anno accademico, vengono affissi localmente dei manifesti informativi, cui si aggiunge un comunicato stampa consegnato agli organi di stampa. In merito ai docenti, possiamo dire che sono essi stessi a proporsi, salvo quando le richieste arrivano direttamente dagli allievi. I tal caso spetta al consiglio attivarsi per trovare la persona idonea. In genere sono molto fedeli, nel senso che raramente abbandonano il corso; nel caso il consiglio si attiva per tempo per sostituirli. Ci sono docenti che insegnano in università fin dalla sua apertura.
Quando penso di aver terminato, ecco la ciliegina. L’università promuove visite esterne a musei, in occasione di mostre particolari (ultimamente quella di Picasso), spettacoli teatrali alla Scala o al Manzoni. Un programma intenso e selezionato di opportunità. Inutile dire che i costi di partecipazione non sono compresi nella quota di iscrizione annuale e vengono comunicati per tempo agli interessati.

Termino chiedendo se vi siano particolari aspettative. La risposta è stata che il sogno nel cassetto (oltre quello della conferma del numero degli iscritti) è quello che l’università possa diventare un polo culturale per le associazioni. Un desiderio ambizioso, che mi auguro possano conseguire.
michiamoaldo

domenica 15 settembre 2013

COLLABORAZIONI valleolona.com e dionidream.com

Ho alcune novità di cui sono più contento di quando si riceve un regalo al compleanno. La collaborazione con il sito valleolona.com mi permetterà di raccontare il territorio che frequento, le iniziative delle associazioni e quelle dei singoli. Vorrei dedicarmi all'impegno delle persone poco conosciute, dato che non riuscirò a rispettare l'obiettivo prometto di dedicarmi agli argomenti che in diverso modo in qualche modo attirano l'attenzione. Dunque potranno essere belli (interessanti) o una schifezza. Per evitare di influenzare chi legge, lascio decidere la categoria a cui appartengono a quelli che leggeranno.
L'altra collaborazione è col sito dionidream, a cui riserverò commenti personali supportati da notizie più o meno conosciute raccolte in altri siti o blog.
Naturalmente li raccoglierò nel mio diario.
Con valleolona ho iniziato intervistando il preside del liceo musicale Bellini di Tradate recentemente trasferitosi nella nuova sede di via Manzoni, ecco il link
http://www.valleolona.com/notiziario/2013/201309/130904_tradate_bellini.html
Con dionidream.com sono già a due, ecco i link.
http://www.dionidream.com/prevenzione-differenziata-arrestato-dopo-aver-picchiato-ma-prima-che-possa-rifarlo/
http://www.dionidream.com/io-ministro-tu-guru/
Spero possiate divertirVi e incazzarVi.

p.s.: inutile chiederVi di visitarli spesso.

venerdì 13 settembre 2013

NON LO DICONO, MA CHIUDONO ANCHE LE BANCHE

http://news.you-ng.it/2013/08/12/crisi-delle-banche-chiudono-le-filiali-ecco-tutti-i-numeri/

Beh, ormai vado in banca solo per pagare. Raramente mi salutano, perchè come risaputo l'educazione è riservata ai ricchi e potenti. Per gli altri (la categoria cui appartengo) non serve, anche se proprio gli altri sono quelli da cui pigliano lo stipendio. Dunque, poichè raramente qualcuno mi saluta (forse lo prevede il contratto di categoria), raramente guardo gli impiegati.
Recentemente però, mi sono accorto di uno strepitoso aumento del numero dei bancali della filiale che frequento. No, scusate, volevo dire bancari!  Del tipo prima c'erano 3 persone, adesso saranno più di 10.
C'è sempre un solo cassiere, quello che si smazza i clienti alle prese con la quotidianità e una nuvola di capi e capetti con chissà quali incarichi. Girano per i tavoli, appoggiano fogli e foglietto, sembrano impegnati ma hanno un'aria malinconica: nonostante le sedici mensilità!
Se li guardi per più di qualche minuto, ti gira la testa. Forse lo fanno per non far capire cosa c'è scritto sui fogli che girano. E mi girano anche le palle, c'è un sacco di gente senza lavoro,  le aziende che chiudono, com'è possibile che siano stati costretti ad assumere personale? Tra l'altro non ho letto in giro di assunzioni! Non l'ho letto, perchè la situazione è quella che potete leggere nel link: chiudono anche loro ma non lo dicono. Lo nascondono.
Secondo gli indicatori strutturali diffusi dalla Bce sul settore bancario nell’Eurozona e nella Ue, il numero di sportelli in Italia si è ridotto tra il 2009, primo anno della crisi, e il 2012 di 1.641 unità a un totale di 32.528, di cui ben 1.033 chiusure concentrate nel 2012. Il numero dei dipendenti del settore bancario in Italia nei cinque anni al 2012 da 338.035 persone sono passati a 309.540 con una diminuzione di 28.495 unità, con un calo di 6.820 persone nel solo 2012.

giovedì 5 settembre 2013

FANTASTICO!

di Ronald L. Ray – Traduzione a cura di N. Forcheri
L’Ungheria si libera dei vincoli dei banchieri
• Dopo che è stato ordinato  all’FMI di abbandonare il paese, la nazione adesso stampa moneta senza debito
L’Ungheria sta facendo la storia.
Mai più dagli anni ’30 con il caso della Germania un paese europeo aveva osato sfuggire alle grinfie dei cartelli bancari internazionali controllati dai Rothschilds. Questa è una notizia stupenda che dovrebbe incoraggiare i patrioti nazionalisti del mondo intero ad intensificare la lotta per la libertà dalla dittatura finanziaria.
Già nel 2011 il primo ministro ungherese,  Viktor Orbán promise di ristabilire la giustizia sui predecessori socialisti che avevano venduto il popolo della nazione alla schiavità di un debito infinito con i vincoli del FMI (IMF) e lo stato terrorista d’Israele. Queste amministrazioni precedenti erano infiltrate da israeliani nelle alte cariche, in mezzo al furore delle masse che alla fine, in reazione, hanno votato il partito  Fidesz di Orban.
Secondo una relazione sui siti germanofoni  del “National Journal”, Orbán si è accinto a scalzare gli usurai dal trono. Il popolare e nazionalista primo ministro ha detto all’FMI che l’Ungheria non vuole né richiede “assistenza” ulteriore dal delegato della Federal Reserve di proprietà dei Rothschild. Gli ungheresi non saranno più costretti a pagare esosi interessi a banche centrali private e irresponsabili.
Anzi, il governo ungherese ha assunto la sovranità sulla sua moneta e adesso emana moneta senza debito e tanta quanto ne ha bisogno. I risultati sono stati nientemeno che eccezionali. L’economia nazionale, che vacillava per via di un pesante debito, ha ricuperato rapidamente e con strumenti inediti dalla Germania nazionalsocialista.
Il ministro per l’Economia ungherese ha annunciato che grazie a “una politica di bilancio disciplinato” ha ripagato il 12 agosto 2013 il saldo dei 2,2 bilioni di debito all’FMI, prima della scadenza ufficiale del marzo 2014. Orbàn ha dichiarato: “L’Ungheria gode della fiducia degli investitori” che non vuol dire né l’FMI né la Fed o altri tentacoli dell’impero finanziario dei Rothschild. Piuttosto si riferiva agli investitori che producono in Ungheria per gli ungheresi, creando crescita economica vera, e non già la “crescita di carta” dei pirati plutocratici, bensì quel tipo di produzione che assume realmente le persone e ne migliora la vita.
Con l’Ungheria libera dalla gabbia della servitù agli schiavisti del debito non c’è da meravigliarsi che il presidente della banca centrale ungherese gestita dal governo per il bene pubblico e non per l’arricchimento privato abbia chiesto all’FMI di chiudere i battenti da uno dei paesi più antichi d’Europa. Inoltre, il procuratore generale, ripetendo le gesta dell’Islanda, ha accusato i tre precedenti primi ministri del debito criminale in cui hanno precipitato la nazione.
L’unico passo che rimane da fare per distruggere completamente il potere dei bancksters in Ungheria, è di attuare un sistema di baratto per lo scambio con l’estero come esisteva in Germania con i nazional socialisti e come esiste oggi in Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, i cosiddetti  BRICS, una coalizione economica internazionale. E se gli USA seguissero la guida dell’Ungheria, gli americani potrebbero liberarsi dalla tirannia degli usurai e sperare in un ritorno a una pacifica prosperità.
Ronald L. Ray, autore freelance che risiede nel libero stato del Kansas, discendente di vari patriotti della Guerra americana di indipendenza.
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