mercoledì 28 maggio 2014

WELFARE INNOVATIVO: VOLONTARI & SERVIZI SOCIALI.

Ci sono notizie in merito al welfare da approfondire ed interpretare. Sul sito del sole24 (qui ) si evidenzia che nel 2011, per la prima volta dal 2003, la spesa sociale risulta in diminuzione rispetto all'anno precedente. I comuni hanno destinato al welfare territoriale 7 miliardi 27 milioni di euro, al netto della compartecipazione alla spesa da parte degli utenti e del sistema sanitario nazionale, con una diminuzione del 1% rispetto al 2010 (secondo alcune stime, un intervento di 15,5 miliardi ridurrebbe consistentemente il tasso di povertà).

Le istituzioni sono alla ricerca (apparentemente) di soluzioni (qui ) nuove, come il rilancio del servizio civile. L'approccio all'argomento appare nuovo rispetto al passato, nel senso di una impostazione in cui lo stato si manifesta più come controllore di attività delegate ai cittadini o alle organizzazioni del privato-sociale. In passato, invece,  il ruolo era quello di favorire e sostenere le varie iniziative.

Questa nuova funzione di controllore tipico delle agenzie (p.e. quella delle entrate), modifica anche il senso dell'impegno dei volontari che invece non devono sostituire le istituzioni ma contribuire a migliorarle. Per questo motivo il volontario, Lui sì, potrebbe divenire il controllore delle attività istituzionali non solo partecipando direttamente ma anche come anello di congiunzione agli utenti. Infatti, spesso, il volontario è più vicino alle persone in stato di bisogno di quanto possano esserlo per esempio i funzionari dei servizi sociali.

Ci sono 180.000 disabili adulti (qui ) a rischio dissolvenza ma il totale della categoria è di 380.000 persone. Contemporaneamente leggendo (qui ), il comune di Tradate, INFORMA (?) i cittadini di opportunità che riassumo nello schema qui sotto:


Se in Lombardia ai 380.000 disabili adulti di cui ho fatto cenno sopra, si aggiungono altri 310.000 disabili (di cui 26.000 minorenni, 38.000 disabili gravissimi, di cui poco meno di 5 mila minori), come mai si leggono questi commenti ( qui ):
  1. In data 14 gennaio 2014 alle 23:23 Francesco Matera ha scritto:
    Questa legge come mai non è stata pubblicizzata? Noi in famiglia abbiamo un disabile grave con accompagnamento e siamo venuti a conoscenza per caso da una componente della LHEDA. E’ mai possibile che le famiglie non vengano messe al corrente di questa possibilità ne dalla regione, ne dall’ASL, tantomeno dai servizi sociali dello stesso comune di appartenenza. dico solo che e’ una vergogna colossale, sarebbe ora che qualcuno si svegliasse e desse una bella scrollata ai responsabili, grazie e cordiali saluti Francesco Matera – Bollate

COME MAI QUESTE FAMIGLIE NON VENGONO INFORMATE DATO CHE I LORO NOMINATIVI SONO CONOSCIUTI DA ISTITUZIONI ED ASSOCIAZIONI?

ECCO IL NUOVO ORIZZONTE DEI VOLONTARI: camminare vicini ai servizi sociali non solo per sostituire gli operatori (a pulire la cacca e i cessi) che mancano ma anche (soprattutto) affinché le istituzioni (in particolare i servizi sociali), per vari motivi, non trascurino ogni opportunità. 

michiamoaldo

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