E’ stato presentato a Palazzo Madama
il disegno di legge “disposizione in materia di sessualità assistita per
persone con disabilità”.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/11/assistenza-sessuale-ai-disabili-un-disegno-di-legge/948250/
Prevede che anche in Italia si
introduca la figura dell’assistente sessuale, una persona appositamente formata
dal punto di vista psicologico, sessuale e medico ed in grado di “aiutare
persone con disabilità fisico-motoria, psichica e cognitiva, a vivere un’esperienza
sensuale, erotica o sessuale, al fine di indirizzare al meglio le proprie energie
interne, spesso scaricate in modo disfunzionale in sentimenti di rabbia ed
aggressività”.
Presentato su iniziativa di 13
senatori, tra cui capofila il democratico Sergio Lo Giudice e Pietro Ichino di
Scelta Civica, la proposta prende l’avvio da una sentenza della Corte
Costituzionale (la 561 del 1987) che riconosce anche la sessualità tra i
diritti umani fondamentali e come tale è soggetto a tutela dell’articolo 2
della Costituzione. Un diritto che in taluni casi, viene limitato dalle
condizioni psichiche e fisiche in cui versano le persone con disabilità.
All’audizione al senato erano
presenti anche Max Uliveri (www.maximilianoulivieri.it)
blogger attivissimo sul problema, gli scrittori Giorgia Wurth e Lorenzo Amurri,
Il sessuologo dell’università dell’Aquila Fabrizio Quattrini e Lorenzo Monaco
dell’associazione Luca Coscioni. E’ stata l’occasione per ricordare che in
altri paesi come Svizzera, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Austria la figura
dell’assistente sessuale esiste da tempo e la materia è regolamentata anche attraverso
corsi di formazione specifici. L’assistente interviene in quei casi in cui al
disabile per motivi diversi siano impediti momenti di intimità. Ad oggi in
Italia, i disabili usufruiscono di aiuti di diverso genere per affrontare la
quotidianità, tranne per la sessualità. Come se il disabile non avesse di
questi problemi e ricordando quanto il sesso contribuisca alla felicità di un
individuo.
Tra l’altro l’argomento non
riguarda solo i disabili ma anche persone autistiche o che hanno subito incidenti
traumatici. Per queste persone, quest’anno nel Buckinghamshire (Regno Unito)
aprirà la prima casa d’appuntamenti per disabili. L’idea è venuta a Becky Adams
che circa 1 anno fa ha costituito un’associazione che mette in contatto domanda
ed offerta. Per capire che il problema è meno raro di quanto si pensi, l’ideatrice
nelle casistiche ha parlato non ha parlato solo dei disabili. Ha ricordato per
esempio le persone che subiscono incidenti od infortuni traumatici, alcuni non
se la sentono di incontrare subito un partner e ritengono che incontrare una
persona e farsi fare un massaggio può aiutarlo dal punto di vita dell’autostima.
Oppure una persona autistica a cui mostrare come approcciare una donna.
L'argomento certamente merita maggiore attenzione ma in Italia quando si tratta di sesso tutto si complica.
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