mercoledì 21 maggio 2014

ANZIANI E DISABILI: ACCESSO ALLE NUOVE TECNOLOGIE

Recenti pubblicazioni hanno evidenziato che dal 2005 ad oggi le persone fino a 67 anni che hanno visitato almeno 1 volta internet sono passate dal 10,8 al 22,8%, quelle fino a 74 anni da 5,5 a 9,9%. Ciò è stato possibile anche grazie alla commercializzazione di tecnologie semplificate che hanno contribuito a facilitarne l'utilizzo. Da tempo esistono studi che hanno dimostrato l'interesse dei senior per le nuove tecnologie, in particolare ai servizi di assistenza medica online. Altri aspetti, riguardano il miglioramento delle relazioni personali, favorire una vita indipendente, il tempo libero o la formazione. Tutto questo però non a scapito del poter parlare con una persona (p.e. il medico).

Stefania Maggi dell'istituto di neuroscienze del CNR di Padova, sottolinea che "il processo di invecchiamento e la malattia compromettono le abilità acquisite o rendono difficile acquisirne di nuove", contribuendo in modo consistente a costituire quel divario digitale (digital divide) che è la causa principale nello scoraggiare l'accesso alle nuove tecnologie.

Ci sono numerosi progetti finalizzati a ridurre l'analfabetismo digitale, sia da parte delle associazioni del privato-sociale sia da parte delle istituzioni pubbliche. Molte di queste iniziative vengono segnalate nell'ambito dell'agenda digitale di cui esiste una versione regionale a sua volta contenuta nell'agenda digitale italiana. Esiste anche l'agenda digitale europea, di cui è direttamente responsabile la vicepresidente della commissione europea Neelie Kroes. Nei suoi interventi non manca mai di sottolineare l'importanza di sostenere ed incentivare ogni progetto finalizzato a migliorare l'accesso alle nuove tecnologie in particolare quelli che coinvolgono anziani e disabili.

michiamoaldo

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