lunedì 11 novembre 2013

GLI AMICI DELL'OSPEDALE A CONVEGNO







Pubblico delle grandi occasioni Mercoledì 30 Ottobre in villa Truffini a Tradate, anche se inizialmente sembrava che l'argomento non avesse coinvolto i cittadini. Al punto da spingere il dott. FERDINANDO LUCIONI, indimenticato sindaco dell'era democristiana e moderatore della serata, a dire che forse la concorrenza del calcio infrasettimanale o il maltempo avevano spinto più di qualcuno a disertare l'appuntamento. Invece, proprio mentre egli ricordava la consistente partecipazione di gente durante l'incontro del mese di Marzo e sottolineava l'assenza del dott GOZZINI direttore generale dell'azienda ospedaliera ( azienda: ricordate questo termine)di Busto-Saronno-Tradate, la gente è arrivata numerosa. A dimostrazione che l'attenzione dei cittadini quando si tratta dell'ospedale è sempre alta. Compreso i non residenti, confermando un coinvolgimento territoriale ben più vasto di quello tradatese.

Presenti relatori importanti e rappresentativi, col compito di argomentare nei rispettivi settori di competenza. In ordine alfabetico erano presenti il dott. FREDDY GALLI responsabile del reparto Day-surgery, la dott.ssa BRUNELLA MAZZEI direttrice dell’ospedale, il dott. ILDO SCANDROGLIO primario della chirurgia. Tra i relatori c’era anche il dott. GIUSEPPE RIVA nella sua qualità di Medico di Medicina Generale, una presenza significativa alla luce di quanto verrà segnalato in ciascuno degli interventi dei relatori, tutti a sottolineare l’importanza di una stretta collaborazione. 



Dopo i saluti, il sindaco ha ricordato che l’amministrazione segue sempre da vicino, con molta attenzione ed interesse ogni attività ed iniziativa che coinvolge l’ospedale. Compito della politica locale è tentare di essere interlocutore soprattutto quando si tratta di uno dei beni principali di ciascuno: quello della salute. Proprio per questo motivo anche Cavalotti ha stigmatizzato l’assenza del dott. GOZZINI, in quanto, nella sua nella sua funzione di direttore generale, avrebbe potuto fornire notizie circa il futuro dell'ospedale.




E' toccato alla dottoressa MAZZEI scusare l'assenza del dott. GOZZINI, indicando in una possibile ritardata comunicazione della data dell’incontro la causa dell’assenza. In quanto al contenuto dell’intervento, prima di rispondere ad alcune delle voci che insistentemente sono circolate in paese, ha raccolto e condiviso l’auspicio espresso dal sindaco in cui chiedeva attenzione alle esigenze degli utenti e del territorio.  Proprio per soddisfare quelle aspettative occorre coinvolgere i medici di base, la cui conoscenza “storica” del paziente è un elemento indispensabile per ottimizzare ogni tipo di intervento. E’ passata poi ad elencare le novità nei diversi settori, ricordando rinforzi nei reparti di endoscopia e ostetricia-ginecologia, la riapertura del servizio di otorino e un nuovo medico internista. Inoltre, nel mese di Novembre riprenderanno i servizi dell’urologia e, senza specificare una data precisa, a breve entrerà in funzione il reparto di emodialisi essendo arrivate tutte le attrezzature necessarie.

Beh, devo dire che ascoltando l’intervento della dottoressa Mazzei mi sono chiesto come mai si lamentano tutti dell’ospedale, non solo di quello tradatese per il vero. Mistero.

Dopo aver snocciolato i motivi per cui dobbiamo essere felici, ha dedicato spazio alla storia dell’ospedale. Ricordando che nel 1914 le forze sanitarie erano costituite da 1 medico, 2 infermieri e 3 suore, ha sorpreso la platea affermando che venivano curati solo tradatesi. Il dato è stato lo spunto per dire che oggi i ricoveri dei tradatesi sono una minoranza rispetto al totale, girando al pubblico la domanda: ”dove  andranno a curarsi i tradatesi?” Nel merito, posso dire di conoscere tradatesi che hanno scelto di curarsi negli ospedali vicini pensando siano migliori. Viceversa, abitanti di paesi dove ci sono altri ospedali che vengono a Tradate pensando sia meglio. Dopo aver accennato alla notevole riduzione dei tempi di ricovero (per l’ernia una volta erano 10 giorni di ricovero, oggi in giornata si torna a casa), ha individuato nelle nuove tecnologie il fattore che lo ha consentito. Epilogo dedicato agli utenti: centralità della persona, gentilezza ed accoglienza elementi fondamentali insieme a professionalità ed organizzazione.
L’intervento del dott. Scandroglio è stato certamente il più appassionato. Coinvolgente e preparato ha raccontato l’evoluzione della chirurgia. Come attraverso la tecnologia è stato possibile ridurre notevolmente i tempi di ricovero e soprattutto diminuire notevolmente l’invasività degli interventi. Un eloquio brillante e spiritoso (forse un po troppo veloce, chissà se l’utente anziano è riuscito a capire e quello giovane a cogliere l’importanza delle sue parole), anche per ricordare come la tecnologia LAPAROSCOPICA in America rappresenta solo il 10% degli interventi, mentre in Lombardia sono il 50%. Epilogo dell’intervento dedicato agli utenti: centralità della persona, gentilezza ed accoglienza, professionalità ed organizzazione anche per contenere i costi ed evitare gli sprechi. Collaborazione coi medici di base indispensabile.
L’intervento del dott. Freddi Galli, responsabile del prericovero, dedicato alla preparazione all’intervento. Ogni fase organizzata nei dettagli per ridurre all’indispensabile  i tempi ospedalieri. Una volta si trascorrevano giornate nei corridoi, in attesa degli esami, così aumentavano i rischi di infezioni o altro. Epilogo dell’intervento dedicato all’utente: centralità della persona, gentilezza ed accoglienza, professionalità ed organizzazione. Fondamentale la collaborazione coi medici di base.

Gli aspetti positivi consentiti dalla tecnologia sono indubitabili, come la professionalità dei medici. Aspettiamo di sentire qualcosa circa chi si lamenta di come la trasformazione degli ospedali in aziende, abbia comportato attenzione ai rimborsi a scapito del paziente e della professionalità del medico. La scopiazzatura del sistema degli Stati Uniti deciso dall’Italia con DM 14/12/1994 premia chi raggiunge obiettivi di budget anziché di risultato. Recentemente ROBERT KAPLAN (http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=18001&fr=n) professore emerito alla Harvard Business School ha sostenuto che il rimborso basato su DRG può essere superato da nuovi modelli che premiano il risultato ottenuto. Il professore è il fondatore della moderna contabilità analitica e sostiene che l’attuale modello di rimborso per prestazione sanitaria è tra le principali cause dei crescenti costi sanitari perché premia il volume dei trattamenti e non i risultati medici prodotti. Sostituire un modello statunitense con un modello statunitense potrebbe sembrare inutile, tuttavia l’idea di premiare i risultati medici appare più umano.

michiamoaldo

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