L’auto me la faccio da solo
Non so quanto Vi appassiona il dibattito recente, neanche
tanto, sui trasporti. Quello che riguarda l’automobile. Inquinano troppo,
dicono sia colpa loro se l’aria è irrespirabile. Al punto che quando il livello
è superato tocca a loro fermarsi (e non cambia nulla).
Nel tempo progetti di varia natura hanno tentato di (esostituire il petrolio come combustibile del
motore per rendere l’automobile non inquinante. Per esempio il motore che
funziona con energia elettrica si è perfezionato negli anni raggiungendo ormai
una discreta diffusione con iniziative istituzionali molto interessanti (http://www.varesereport.it/2012/04/03/in-arrivo-a-varese-posti-auto-per-il-car-sharing/)
A Tradate in via General Cantore, di fronte alla
stazione ferroviaria hanno inaugurato una nuova postazione di «e-vai», il primo
servizio di car sharing ecologico lombardo integrato con il servizio
ferroviario Trenord. «e-vai» è presente in tutta la Lombardia, in oltre 20
città con più di 40 punti di noleggio. Le auto elettriche messe a disposizione
sono due Citroen C Zero e una Fiat 500 twinair.
In futuro avremo altre opportunità, per esempio si
parla molto di automobili ad idrogeno e la soluzione è più vicina di quanto si possa
pensare. Anzi, per essere precisi è già possibile: La cella HHO è
finalmente una realtà.
Con
l’ultima versione del kit hydrogen fuel cells si
apre per la nostra automobile (ma non solo) un nuovo capitolo fatto di consumi
pressoché dimezzati ed emissioni prossime allo zero.
Chi
non vorrebbe circolare con un mezzo del genere? Andare a fare il pieno sarebbe
una gare tra i famigliari in possesso della patente!
Guardando i film di
fantascienza si ha sempre l’impressione che il bello debba ancora arrivare. La
tecnologia ci aiuterà in tutto. Al lavoro la robotica, a casa la domotica, nel
tempo libero chissà il bricolage cosa ci riserverà.
Cosa potremo costruirci da
soli?
Parlando di automobili,
non sarebbe male acquisire le competenze per assemblarne una, cambiando il
modello a seconda del tempo!
Già, in futuro.
Però, già oggi, DICO OGGI, abbiamo disponibile il futuro.
Però, già oggi, DICO OGGI, abbiamo disponibile il futuro.
Un’automobile open-source
assemblabile. Fantascienza? No, è già realtà. Si chiama Tabby e sarà tua in 41
minuti. Come? Seguendo le istruzioni. Tabby , anche
nella versione Urban, è ecosostenibile, facile
da realizzare e compatibile con tutti i tipi di motore (elettrico, ibrido,
a scoppio).
In foto il kit che riceverete ordinando questo
piccolo portento, completo di manuale con istruzioni passo passo.E’ il primo
progetto open-source per la mobilità e chiunque può modificarlo per il
veicolo più adatto grazie alla piattaforma universale a cui si
appoggia OSV, in autonomia o con il supporto dei suoi ingegneri. Il costo
si aggira tra i 4 e i 6 mila euro, ai quali aggiungere il prezzo del propulsore
( non incluso).
Non vi piace?
E se guardate il filmato resterete piacevolmente sorpresi.
Come dire, il mondo non è tutto brutto.
michiamoaldo
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