Con
l’avanzare dell’età il cervello subisce una serie di modificazioni biologiche
tali da comportare una riduzione delle funzioni cognitive generiche e
conseguentemente della memoria. Dal semplice appuntamento dimenticato, si giunge
alla difficoltà effettiva a ricordare prontamente i nomi di familiari e amici o
di parole di uso comune. In base alla gravità di questa sintomatologia si può
parlare di un semplice declino cognitivo senile, definito anche demenza senile,
fino a giungere alla più grave demenza vascolare o addirittura all’Alzheimer.
La perdita
della memoria è legata ad un rallentamento concreto della
velocità di processazione delle informazioni e non ad una perdita reale delle
conoscenze acquisite durante la vita. Numerosi studi scientifici hanno però
dimostrato che tale processo di invecchiamento può essere efficacemente
contrastato mantenendo una vivace attività cerebrale attraverso stimoli esterni
capaci di mantenere alti i livelli di attenzione e concentrazione.
Quando la
perdita di memoria risiede in un fisiologico rallentamento delle capacità
cognitive determinato dall’età, è possibile ridurre i suoi effetti mantenendo
allenata la memoria, eseguendo esercizi giornalieri e senza andare in sovraccarico
mentale. Esistono diverse esempi, tra i quali ricordo la lettura o la
scrittura, la pittura o i giochi da tavolo e una regolare attività fisica.
Di recente è
stato dimostrato anche come, insegnare gli anziani ad utilizzare i social
network più comuni, si sia rivelato utile e positivamente incoraggiante proprio
in merito ad un rallentamento del declino cognitivo. Sono tutte strategie utili
quando la memoria a lungo termine non è ancora stata intaccata e quella a breve
termine inizia solo a mostrare alcune lievi deficienze, ma quando subentra un
quadro clinico più importante, diventa indispensabile effettuare una visita.
Ciò deve avvenire quando si riscontrano vere e proprie difficoltà nel
quotidiano, per intervenire tempestivamente soprattutto nei casi di demenza cognitiva
grave e dell’Alzheimer. In questi casi la terapia preventiva diventa
indispensabile per rallentare al massimo la perdita di memoria, di attenzione e
di linguaggio.
michiamoaldo
http://pharmakon.it/memoria-come-mantenerla/
Nessun commento:
Posta un commento