giovedì 21 marzo 2013

DIPENDENZE E INDIPENDENZE

Per un periodo di tempo mi sono occupato di dipendenze e spesso i discorsi cadevano sui tentativi volti ad uscire dallo stato di schiavitù in cui si ritrovano le persone che a vario titolo fanno uso di sostanze come droghe o alcool. Oltre che ad ascoltare medici e volontari sul territorio, ho cercato informazioni fuori "casa". Insomma, come si fa di solito in questi casi, mi sono attaccato ad internet.
Un giorno girovagando, mi sono imbattuto in una storia strana. Quella dell'IBOGAINA, che mi ha affascinato moltissimo. Più leggevo dell'argomento e più si confermava in me la convinzione che le dipendenze fanno comodo a troppe persone (che poi, essenzialmente sono poche e sempre le stesse)  che lucrano soldi in quantità smisurata.
Sull'IBOGAINA ho faticato a trovare informazioni, ma tutte erano nel senso che fosse decisiva nel conseguire a liberarsi dalla dipendenze alle droghe. Ci sono anche esperienze dirette, in quanto una prima sperimentazione è avvenuta con esiti positivi. Sperimentazione cui ci sono state opposizioni ...varie con giustificazioni varie...Preciso che la sostanza non è una nuova invenzione, bensì una pianta di millenaria esistenza che in alcuni paesi dell'Africa utilizzano per i loro riti: "COSTO QUELLO DELLA COLTIVAZIONE DELLA PIANTA". Capirete il prurito delle industrie farmaceutiche, quattro euro per guarire: COME LA METTIAMO CON GLI UTILI?
Sull'argomento leggo su "Stampa Libera" un intervento interessante che chiude dicendo che:
IN ITALIA è LEGALE DA POCO :
(http://www.salute.gov.it/medicinaliSostanze/paginaInternaMedicinaliSostanze.jsp?id=7&menu=strumentieservizi )
Nel senso che sarebbe possibile la sua commercializzazione, il che è presumibile non avverrà.
Tuttavia quando serve una legge per monetizzare comportamenti a dir poco illiberali, tranquilli che tutto si avvera.
Per esempio nel caso del "SILENZIO/ASSENSO".
Ricordo quando Maurizio Constanzo era in voga su canale 5 col suo spettacolo di seconda serata, fece una campagna ossessiva sull'argomento. Che venne ripreso da tutta la stampa e i media in generale. Il tutto nel senso che la necessità degli organi obbligava ad una legge in tal senso.
Ora, che sia illiberale è fin troppo chiaro. Desumere che siccome non dico nulla io sia concorde è minimo una forzatura. Ma si dice una forzatura necessaria: ma necessaria a chi? Certo non a me! Capirete i miei dubbi. Non solo miei come esprime il solito Lannes nel suo blog (Su La Testa), con dovizia di particolari e conoscenze che non ho.
Quello che ho invece è la capacità di osservare che non ci liberano dalle dipendenze anzi ne creano, e quando la nostra indipendenza è un ostacolo la trasformano in assenso

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