La Confesercenti ha denunciato a fine 2013 che il
fenomeno della ludopatia dilaga tra gli over 65, 5,5 miliardi di euro,
3mila e duecento euro all’anno, 266 euro al mese. Una media che per ogni italiano,
inclusi i neonati, sale a 1.300 euro in un anno nell'azzardo di Stato (anche se
queste medie andrebbero approfondite nella loro irrazionalità, il dato
importante è certamente la dimensione delle cifre).
In Italia i giocatori patologici sono, secondo le
stime, circa un milione e tra i soggetti più a rischio troviamo le fasce
sociali più emarginate, tra cui anche gli anziani, che sono anche tra i
maggiori utenti degli uffici postali. Appare del tutto evidente come la vendita
di gratta e vinci in posta, sia del tutto fuori luogo
I "Gratta e vinci" sono solo una parte del
problema: la nuova dipendenza dall'azzardo che coinvolge gli anziani si sfoga
su bingo e slot. E' lo stesso ministero della Salute a definirlo un fenomeno
sociale e una vera e propria malattia.
Su questo è d'accordo anche la Caritas ambrosiana, che ha attivi diversi sportelli di ascolto sul territorio nazionale, secondo cui i giocatori d'azzardo patologici in Italia sarebbero il doppio degli alcolisti e dei tossicodipendenti assistiti dai servizi.
Su questo è d'accordo anche la Caritas ambrosiana, che ha attivi diversi sportelli di ascolto sul territorio nazionale, secondo cui i giocatori d'azzardo patologici in Italia sarebbero il doppio degli alcolisti e dei tossicodipendenti assistiti dai servizi.
La Diocesi di Padova ha proposto una iniziativa
chiamata “gratta e vivi! Per non giocarti la vita” con l’obiettivo di liberare
il territorio dalla piaga del gioco d’azzardo, il premio distribuito sono tanti
abbracci.
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