martedì 14 ottobre 2014

REGIONE LOMBARDIA LEGIFERA PER LA NON AUTOSUFFICIENZA: CHI LO SA?

La regione Lombardia con la DGR 116/2013 (1), la DGR 740/2013 e la DGR590 determinazioni conseguenti, ha fornito le linee di indirizzo per la gestione degli interventi socio-sanitari e socio-assistenziali ed educativi per le persone che si trovano in condizione di non autosufficienza.
Il programma operativo prevede le misure B1(3) e B2(4) che hanno come obiettivi finali una presa in carico personalizzata della persona, individuata attraverso una valutazione multidisciplinare da parte di equipe pluriprofessionali e una presa in carico integrata della persona, in modo da garantire l’integrazione e il coordinamento tra le prestazioni erogate dall’ASL e quelle garantite dal comune.
Le modalità di lavoro del piano, sono state concordate in data 25 Novembre 2013 tra i rappresentanti dei comuni (5) e i rappresentanti dell’ASL (6) nei rispettivi distretti socio sanitari di competenza. Ed è interessante notare la differenza di approccio in relazione al CAREGIVER FAMILIARE, tenendo in considerazione che la DGR740 prevede un buono di 800 euro/mese in favore del caregiver familiare che viene applicato in modo diverso.
Tralasciamo il limite ISEE che per ovvi motivi è differente per zona, è interessante notare come in alcuni distretti al caregiver familiare viene riconosciuta la possibilità di un riconoscimento economico in altre no. Ecco alcuni esempi: nel distretto di Varese, il valore mensile del buono è di 300 euro in presenza di assistente familiare assunto e di 250 euro se l’assistente familiare è un parente (almeno 21 ore assunto); nel distretto di Luino il valore del buono mensile va da 150 ai 400 euro/mese da 20 a 40 ore/mese per l’assistente familiare personale, 100 euro al mese se l’assistente familiare è un parente; nel distretto di Somma il valore del buono mensile va da 100 a 250 euro a seconda del numero di ore/mese dell’assistente che deve essere assunto; nel distretto di Tradate il valore del buono mensile è di 250 euro per una persona assunta per un minimo di 21 ore mensili.
Come si vede ci sono differenti sensibilità, dettate da ragioni che sarebbe interessante conoscere.

(1). “Determinazione in ordine all’istituzione del fondo regionale e sostegno delle famiglie e dei suoi componenti fragili: atto di indirizzo.
(2). Approvazione del programma operativo regionale in materia di grave e gravissima disabilità di cui al fondo nazionale per le non autosufficienze anno 2013.
(3). A favore di persone con disabilità gravissima, la cui gestione è in capo all’ASL.
(4). A favore delle persone con disabilità grave e per anziani non autosufficienti, la cui gestione è di competenza dei comuni per il tramite degli uffici di piano.
(5). Presidente dell’assemblea dei sindaci e presidente del tavolo degli assessori ai servizi sociali.
(6). Responsabile del distretto socio-sanitario e dirigenti dell’ASSI.


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