MOROSITA’ INCOLPEVOLE
Il titolo parrebbe fuorviante perchè uno si chiede come possa essere incolpevole qualcuno che non paga l'affitto. Tuttavia se ci pensate è tutt'altro che improbabile di questi tempi e anzi più frequente di quanto si pensi.
Per questo motivo riprto un'opportunità garantita dalla legislazione vigente e, accidentaccio, ancora una volta la mancanza d'informazione è crudele nelle sua efficacia. Dunque con preghiera di diffusione vi racconto di un decreto legge che risale a 2013.
Il decreto legge 102/2013 ha introdotto l’istituto
della morosità consapevole e un apposito fondo di 20 milioni di euro per il
2014 e altrettanti per il 2015 per i comuni ad alta densità abitativa che entro
il 29 Ottobre 2013 avevano avviato bandi o procedure a favore di inquilini
morosi incolpevoli.
COS’E’ LA MOROSITA’ INCOLPEVOLE?
E’ l’inquilino che non riesce più a pagare l’affitto
per le seguenti motivazioni: 1) perdita del posto di lavoro per licenziamento;
2) riduzione dell’orario di lavoro per accordi aziendali o sindacali; 3) cassa
integrazione ordinaria o straordinaria con riduzione notevole di reddito; 4) mancato
rinnovo dei contratti a termine o di lavoro atipici; 5) cessazione
dell’attività libero-professionale per causa di forza maggiore o per perdita di
avviamento; 6) malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo
familiare che ha ridotto il debito complessivo.
A CHI RIVOLGERSI?
Ai comuni, saranno loro poi a comunicare l’elenco dei
richiedenti in possesso dei requisiti alla prefettura-uffici territoriali del
governo.
REQUISITI PER L’ACCESSO
Rispetto dei parametri ISE/ISEE previsti dal decreto
(35.000 euro per ISE e 26.000 euro per ISEE); titolarità del contratto di
locazione ad uso abitativo regolarmente registrato; residenza in un alloggio
oggetto di procedura di rilascio da almeno 1 anno; possesso di cittadinanza
italiana od europea o, nel caso di cittadini non europei, di regolare titolo di
soggiorno; presenza di atti di intimazione di sfratto per morosità, con
citazione per la convalida.
I comuni, inoltre, dovranno verificare che il
richiedente e/o un componente del gruppo familiare non sia titolare di un
diritto di proprietà, usufrutto, uso od abitazione nella provincia di residenza
di altro immobile fruibile ed adeguato alle esigenze del proprio nucleo
familiare.
TITOLI PREFERENZIALI NELLA GRADUATORIA
Presenza all’interno del nucleo familiare di almeno un
componente che sia: ultrasettantenne; minore; invalido per almeno 67% o in
carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per
l’attuazione di un progetto di assistenza individuale.
AMMONTARE DEL CONTRIBUTO: non superiore ai 8.000 euro.
un LINK per non prendermi il merito:
http://liberalaverita.blogspot.it/2014/08/non-riesci-pagare-laffitto-scopri-se.html
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