martedì 25 giugno 2013

PROPOSTA: FINANZIARE IL WELFARE ATTRAVERSO I CONSUMI


Apparentemente potrebbe sembrare un controsenso in una fase di contrazione dei consumi. Invece avremmo un welfare con maggiori disponibilità finanziarie e un incremento dell'economia nell'ambito locale.
MODALITA':
effettuare (parte) degli acquisti di prodotti o servizi presso soggetti convenzionati a prezzi scontati.
L'importo dello sconto, verrebbe accantonato su un conto personale da utilizzare per il pagamento di tasse o tariffe locali (casa, rifiuti, mensa scolastica, imu ecc).

Non è semplice?

Vado dal salumiere per la spesa. Spendo 80 euro, avrò uno sconto del 5%.
SCONTO= euro 4,00
Vado in un negozio di scarpe. Spendo 100 euro, avrò uno sconto del 10%
SCONTO= euro 10,00
Vado dall'architetto. Spendo 1.500 euro, avrò uno sconto del 20%
SCONTO= euro 300,00

E così via. Se questi fossero gli sconti ricevuti nel mese p.e. di Agosto, si avrebbe:
4,00+10,00+300,00= euro 314,00
A Settembre potrei disporre di 314,00 euro per pagare p.e. il nido del bimbo.
PERCHE' NON DOVREBBE FUNZIONARE? CI SONO CONTROINDICAZIONI?

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