Ingoiare una pillola e
lo smartphone ci dice se stiamo per ammalarci. Non è fantascienza, la pillola
conterrà nanoparticelle che viaggeranno nel flusso sanguigno alla ricerca di segnali
del sopraggiungere di problemi di salute. E’ un progetto di GOOGLE. La tecnologia e l’innovazione sono entrati
nella vita di tutti i giorni in modo pervasivo, a volte anche invasivo. L’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’e-Health “… L’uso efficiente e
sicuro delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a sostegno dei
settori della sanità e relativi alla salute, tra cui l’assistenza sanitaria, la
sorveglianza sanitaria e l’educazione alla salute, la conoscenza e la ricerca.”
Il trasferimento di risorse sanitarie e l’assistenza sanitaria per via
elettronica comprende tre aree principali: 1) La gestione e la fornitura di
informazioni sulla salute, agli operatori sanitari ed ai pazienti, attraverso
Internet e telecomunicazioni. 2) L’utilizzo della potenza dell’IT e l’e-commerce
per migliorare i servizi di sanità pubblica, ad esempio, attraverso
l’istruzione e la formazione degli operatori sanitari. 3) L’utilizzo di
e-commerce e best practices di e-business nella gestione dei sistemi sanitari. Il
sistema dell’e-Health inizia con il benessere, che si riferisce alle attività
che ognuno di noi dovrebbe fare per mantenere la forma fisica generale e la
salute, seguita dalla prevenzione delle malattie specifiche, per poi evolversi dove
necessario in sistemi per la diagnosi e cura delle malattie, ed infine, per il
monitoraggio e la gestione di tali patologie dopo il regime di trattamento
acuto.
Il mobile
health (m-healt) invece è definito come il
sottoinsieme di “sanità elettronica (e-Health) ed è la fornitura di servizi sanitari
e informazioni attraverso le tecnologie mobili come telefoni cellulari e PDA
(Personal Digital Assistant) “. I nostri smartphone già sanno molto sulle
nostre abitudini, dove andiamo, quanto dormiamo, la velocità degli spostamenti,
in futuro saranno sempre più dettagliati fino ad analizzare i farmaci presi dai
pazienti per verificarne gli effetti. Apple ha già messo a punto cinque
applicazioni che prendono di mira i problemi di salute più diffusi: diabete,
asma, malattia di Parkinson, malattie cardiovascolari, e il cancro al seno. La
app relativa al Morbo di Parkinson può, ad esempio, misurare tremori alle mani,
attraverso un touchscreen iPhone; tremore vocale, usando il microfono; e
l’andatura, quando si cammina con il dispositivo. Presto avremo sensori ovunque
che controllano il funzionamento del nostro corpo, saranno confezionati in
orologi, lenti, abbigliamento, nei spazzolini da denti, saranno inserite in
pillole intelligenti che dovremo inghiottire. I dati provenienti da questi
verranno caricati in piattaforme cloud-based, come HealthKit di Apple.
http://www.chefuturo.it/2015/04/e-health-la-salute-diventa-digitale-presto-gli-smartphone-sapranno-tutto-di-noi-e-ci-aiuteranno-a-curarci-prevenendo-le-malattie-gravi/
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